Targa “Responsabilità sociale 2024”. Legambiente l’ha consegnata alla cooperativa Vecchia Cantina di Montepulciano per il progetto Nomos Nobile di Montepulciano Sostenibile e quindi per l’inserimento lavorativo di persone fragili e svantaggiate. La cerimonia si è svolta a Ripescia, in provincia di Grosseto, nell’ambito della trentaduesima edizione della Rassegna-degustazione nazionale dei vini biologici e biodinamici di Legambiente. Un evento destinato ai migliori vini biologici e biodinamici d’Italia che una commissione formata da tecnici ed esperti degustatori, tramite degustazione cieca, ha selezionato per le diverse categorie.
Nomos è un vino nobile prodotto in un’ottica di welfare rurale in collaborazione con BeeToBee e la cooperativa sociale Betadue di Arezzo a tutela delle persone più deboli. L’etichetta è l’acronimo di NObile MOntepulciano Sostenibile. Questo aggettivo si ritrova in ogni fase della lavorazione: nella vigna, con il rispetto di regole e contratti come già avviene ma anche con gli inserimenti lavorativi di persone fragili che trovano nel lavoro non solo una fonte di reddito ma anche uno strumento per migliorare la condizione di vita. Poi ci sono le fasi di lavoro nelle cantine: vinificazione, affinazione e imbottigliamento. Infine un packaging totalmente sostenibile: bottiglia, tappo, etichetta, scatola.
“Nomos, nel suo primo anno di vita, ha già ottenuto questo importante riconoscimento – afferma Andrea Rossi, Presidente de La Vecchia Cantina. Con Betadue abbiamo creato un’etichetta attenta non solo all’ambiente e alla qualità della produzione ma anche al contesto sociale nel quale opera. Gli inserimenti lavorativi sono una testimonianza di come anche il nostro settore possa contribuire a garantire un diritto fondamentale quale quello del lavoro”.