Si terrà domani, sabato 30 marzo alle 16 al Museo palazzo Corboli di Asciano, l’iniziativa dal titolo “Monte Oliveto e il trittico di Ambrogio Lorenzetti. Nuovi spunti e riflessioni sul San Michele Arcangelo.”
Questa serata, organizzata dall’associazione culturale A.R.C.A., in coorganizzazione con il comune di Asciano e l’Abbazia benedettina di monte Oliveto Maggiore, intende onorare i 700 anni di storia della stessa Abbazia, nata nel lontano 26 marzo 1319 quando Bernardo Tolomei e Patrizio Patrizi ottennero dal Vescovo di Arezzo Guido Tarlati la concessione di erigere “sub regula sancti Benedicti” il monastero nella località di Acona, presso Chiusure di Asciano. Da quella lontana epoca l’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, chiesa madre della Congregazione Benedettina olivetana, è divenuta un vero e proprio scrigno di arte, storia e cultura che si è tramandato nel tempo, laddove vari artisti, da Luca Signorelli a Sodoma e altri, si sono succeduti, per onorarne la sacralità e soprattutto l’alto valore spirituale.
A questa storia è legata anche l’opera di un altro celebre artista senese: Ambrogio Lorenzetti. Una delle sue opere più importanti infatti “Il San Michele che uccide il drago”, custodito proprio all’interno del Museo Corboli di Asciano, sarà oggetto dell’iniziativa, che si propone di illustrare nuovi spunti circa la committenza dell’opera.
Interverranno il professor Andrea Barlucchi (storico del medioevo), il dottor Giampaolo Ermini (storico dell’arte) e la dottoressa Silvia Roncucci (storica dell’arte e scrittrice).
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