“Bisogna studiare approfonditamente la cosa ma mi pare una buona idea. Devo ringraziare La Diana per aver fatto questa proposta”. Così il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, risponde all’associazione La Diana che nei giorni scorsi aveva lanciato l’idea di “utilizzare l’acqua contenuta nei bottini sotto la Fortezza per irrigare tutta la zona del Rastrello e della Lizza”.
L’associazione senese nasce nel 1994 con l’obiettivo di battersi per la tutela e la salvaguardia dei bottini, delle fonti monumentali e di tutto il patrimonio storico, culturale ed architettonico legato alle acque di Siena. Il presidente Morini, parlando della loro proposta, aveva spiegato: “Il progetto ha già superato il primo studio di fattibilità. In un periodo storico come questo in cui, giustamente, si fa un grande parlare di sostenibilità e di tutela delle risorse, penso che questa sarebbe una grande iniziativa. Tutta l’acqua presente nei bottini, quando non viene utilizzata per le fonti, va dispersa, cosa che è inaccettabile se parliamo di voler ridurre i consumi”.
“Quello dei bottini è un tema molto importante – spiega il primo cittadino -, noi come amministrazione avevamo portato avanti i percorsi delle acque. Purtroppo la pandemia ci ha rallentato, ma si trattava di un lavoro portato avanti con La Diana, che è una vera risorsa per la città, e con le guide turistiche”. “Non conosco l’attuabilità tecnica della proposta specifica – conclude De Mossi – e se ci sono prescrizioni di legge particolari per il pescaggio di questa acqua, però mi pare un’idea da valutare a pieno e non posso che ringraziare La Diana per averla rilanciata”.
Emanuele Giorgi