La crisi economica e occupazionale non fa sconti, nemmeno nelle terre di Siena, in questa provincia da sempre ai vertici della qualità della vita.
A lanciare l’allarme è la segreteria provinciale della Cgil, che evidenzia, in una riflessione resa pubblica, quanto il gravissimo problema della crisi economica ed occupazionale non accenni a diminuire.
“L’aumento dell’occupazione precaria, il grave problema occupazionale giovanile, la condizione contrattualmente subalterna delle donne e di tanti immigrati sono alcuni degli elementi che descrivono una condizione sociale che continua ad aggravarsi non risparmiando i pensionati ai quali, pur con molti sacrifici, va dato grande merito di contribuire in modo fondamentale alla tenuta anche economica di tante famiglie.
Basterebbe la questione Mps, gli esuberi e le ripercussioni che potrebbero avere sul nostro territorio per essere preoccupati: ovviamente continuiamo a chiedere che i presidi sul territorio della Banca non vengano meno.
Ma in questi giorni si è riaffacciata con drammaticità anche la questione Nuova Rocchi di Sinalunga. Più di 20 famiglie dipendono da scelte incomprensibili della proprietà ”. I lavoratori della Nuova Rocchi sono infatti in stato di presidio davanti all’azienda da martedì scorso.
“La vicenda ripropone anche il tema degli ammortizzatori sociali e dei fondi statali insufficienti al riguardo su cui ci vorrebbe molta più attenzione, come la stessa Regione ha sottolineato.
La CGIL di Siena ha incontrato i lavoratori e la Fiom al presidio che hanno allestito per lottare per il loro futuro occupazionale. Esprimiamo ancora la nostra solidarietà e vicinanza. E continueremo a fianco a loro a rivendicare il futuro occupazionale che si meritano”.