Con il lockdown per i bambini sono aumentate i problemi anche nei linguaggi dei movimenti. Lo fa sapere la psicomotricista senese Marisa Lai, in un’intervista con Siena News. Lai lavora per il Centro Dedalo-Sos Dislessia, struttura specializzata nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi specifici dell’apprendimento fornendo anche supporto alle famiglie e ai ragazzi. Il lockdown infatti ha creato “alcune lacune -spiega- Nell’ultimo anno tra alcuni ragazzi che seguo è venuta a mancare la fluidità degli arti superiori. Tra i più giovani è venuta a mancare la coordinazione oculo-manuale, cioè il coordinamento che avviene fra la mano e l’occhio”. Gli effetti delle chiusure però dovranno essere ancora viste “C’è un vuoto esperienziale nel bambino. I genitori poi non sempre possono essergli seguire i loro figli”. Ma come fa Lai a capire se ci sono dei problemi nel movimento dei ragazzi? “Osservo il piccolo durante il gioco libero – continua-. Vado a valutare le sue diverse aree di sviluppo. I segnali di alcune problematiche possono essere molteplici. Possono esserci delle lacune nello sviluppo. Ad esempio possono esserci difficoltà a livello di coordinamento ed equilibrio”, conclude