L’arte dipinge la storia della famiglia Passaro Montigiani: dopo Art Shop apre una galleria nel centro storico

Dalla galleria Jacopo della Quercia allo storico Art Shop, per poi arrivare all’atelier d’arte il Bargello: l’arte dipinge la storia della famiglia Passaro Montigiani continua.

Era il 1965, quando Carlo Passaro aprì in via di Città la galleria Jacopo della Quercia, che chiuse nel 1974.

Successivamente alla chiusura, il figlio di Carlo Passaro, Roberto, decise di dare la svolta all’attività familiare: insieme ai fratelli Costanza e Walter Montigiani, diedero vita al leggendario Art shop alla Costarella. Oltre trent’anni di attività, in cui Roberto Passaro, con i figli del compianto capitano ocaiolo vittorioso Rodolfo “Foffo” Montigiani, sono entrati nell’immaginario collettivo senese per la loro efficienza e per la loro bonarietà.

L’amore tra Costanza e Roberto, la figura di Walter, che al tempo era il barbaresco dell’Oca, han fatto sì che il negozio, oltre alla gran varietà artistica che proponeva, rimanesse un punto di riferimento per gli appassionati, per gli studenti d’arte alle prime armi o anche agli amici che passavano dal locale semplicemente per un saluto e per scambiare quattro chiacchiere.

Dal 2017 l’Art shop traslocò verso dalla parte opposta di via di Città, a pochi passi da piazza Postierla, “perdendo forse anche un po’ di quella magia che aveva assunto il posto precedente” come si sentiva dire dai senesi che associavano il luogo alle abitudini, alle chiacchiere, ai colori che facevano bella mostra dalle vetrine.

Così, nella giornata di venerdì 31 marzo, la famiglia Passaro Montigiani ha deciso di fare una sorta di ritorno alle origini, aprendo una galleria d’arte, di fatto, a dieci metri di distanza rispetto alla prima che aprì il padre di Roberto Passaro in via di Città, proprio di fronte al Chiasso del Bargello.

“Siamo emozionatissimi per questa nuova avventura – spiega Roberto Passaro, direttore artistico e marito di Costanza Montigiani -. Abbiamo deciso di inaugurare la galleria con i quadri della nostra amica Elena Tommasi Ferroni e oltre ai dipinti presentiamo anche delle sculture di Giuseppe Tirelli e di Paola Staccioli, ma in futuro abbiamo in mente di portare ulteriori novità. Sappiamo che non è facile portare avanti questa sfida, perché gli impegni sono tanti, ma la passione e l’amore ci permette di guardare al futuro con positività”.

Pietro Federici