Un nuovo percorso di visita multisensoriale per godere della Maestà di Simone Martini al Museo Civico. E’ questo il progetto sperimentale voluto dal Comune di Siena che verrà presentato proprio in occasione della Giornata internazionale per le persone con disabilità, oggi, sabato 3 dicembre, che diventerà operativo entro il mese di dicembre.
Si tratta di un sistema informativo e di orientamento per non vedenti composto da scheda blind tag nello specifico di dispositivi di visione con “tag” che permettono di ascoltare, anche con un normale smartphone dotato di apposita app, un parlato (una voce registrata), ricevendo in questo modo tutte le informazioni e curiosità sul capolavoro che decora una delle pareti della Sala del Mappamondo a Palazzo Pubblico. Oltre ai pannelli collocati nella sala, ve ne sarà un altro all’entrata del Museo e uno all’ingresso della sala per permettere ai turisti non vedenti di venire a conoscenza del servizio e aiutarli così a seguire il percorso a loro dedicato.
“La sfida – ha commentato l’assessore alla cultura Pasquale Colella – è quella di rendere la cultura accessibile e fruibile a tutti, eliminando non solo le barriere fisiche, ma anche quelle sensoriali. Un primo passo per un percorso che punta a rendere ancora più attrattivo il nostro patrimonio artistico e che parte proprio dal concetto di accessibilità e da quel diritto alla cultura che riguarda tutti, anche le persone con diverse abilità. Ecco che allora abbiamo voluto iniziare, in questo processo di “democratizzazione”, proprio da una delle opere più importanti per la nostra città, esempio di arte gotica dal significato etico-politico, che tutto il mondo ci ammira”.
“Come Garante per le persone con disabilità del Comune di Siena – ha commentato Monica Barbafiera – sono felice di condividere con l’Amministrazione questo progetto che dà la possibilità alle persone non vedenti di avere accesso ai musei, quadri ed opere d’arte con estrema facilità grazie al sistema di Qr che funziona anche a grandi distanze. Le tavole stampate in 3d su cui sono riportati i Qr sono poi costruite in materiale plastico duraturo e sono registrabili e riscrivibili, con un enorme risparmio sui costi. Un sistema quindi anche sostenibile e utile all’intera collettività ed un passo che permetterà di poter rendere concreto il percorso in materia di accessibilità a 360 gradi cui teniamo particolarmente”.