Last Neanderthals: l’università di Siena protagonista in un progetto internazionale

Un piano di caratura mondiale, alla ricerca del perché dell’estinzione dei Neanderthaliani.

Last Neanderthals è il nuovo grande progetto di ricerca Synergy finanziato con 13 milioni di euro dallo European Research Council (ERC), che cercherà risposte a queste domande, estendendo le ricerche archeologiche oltre il contesto dell’Europa occidentale e centrale.

La task force, formata da alcune delle più importanti università, comprende anche Siena, che guidata dal professor Francesco Berna, contribuirà alla ricerca.

“Insieme alle università di Bologna, Haifa e Colonia non ci limitiamo solamente a scoprire la causa dell’estinzione dei Neanderthal – spiega il professor Berna -, ma cerchiamo anche di capire il motivo per il quale, invece, l’Homo Sapiens è sopravvissuto. Il finanziamento è molto importante e non si vedeva da anni, per cui siamo molto orgogliosi di poter prendere parte a questo progetto. La nostra squadra è formata da undici persone, e lavoreremo a stretto contatto con tutte le altre realtà nazionali ed internazionali”.

Gli scavi, che sono già in fase di attivazione, comprendono gran parte dell’Europa Orientale e si estenderanno fino all’Asia. Tra le zone, in cui saranno condotte le ricerche, ci sono anche l’Ucraina ed Israele, attualmente in stato di guerra.

“Per quanto riguarda l’Ucraina, noi opereremo nella zona della Transcarpazia – commenta Francesco Berna -, che attualmente non è stata colpita dal conflitto. In Israele, invece, in particolar modo ad Haifa, la situazione è più delicata e stiamo facendo ancora delle valutazioni. Personalmente mi è già capitato di lavorare in zone di guerra, ma è chiaro che non possiamo permetterci di rischiare. Abbiamo tempo fino a sei per proseguire le ricerche, dunque speriamo che la situazione possa cambiare”.

Pietro Federici