Lavoratori delle mense, Filcams Cgil: “In provincia di Siena le aziende hanno negato il diritto allo sciopero”

Vivenda “attraverso degli ordini di servizio di fatto ha negato di scioperare” ai lavoratori del settore della ristorazione collettiva che si erano mobilitati lo scorso 4 giugno.

A denunciarlo è la Filcams Cgil di Siena che parla di “una vicenda grave” ed evidenzia come le aziende del Senese “approfittando della Legge 146/90, che regolamenta i servizi pubblici essenziali, hanno di fatto “comandato” decine di lavoratori a fornire i pasti”.

Tutto questo, si spiega, perché, a dire delle imprese, “le committenti, in fase di sottoscrizione dell’aggiudicazione della gara di appalto, all’interno del capitolato, inseriscono una clausola che obbliga le aziende a garantire un presidio minimo”.

“Se questo fosse vero lo riterremmo un fatto grave. Le amministrazioni comunali devono essere baluardo di democrazia e tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, anche di quelli che operano negli appalti, ed attenersi a quanto previsto dalla normativa vigente, e non possono interpretare le norme a loro piacimento di fatto negando il diritto di scioperare”, proseguono dal sindacato.

Filcams chiederà alle municipalità “la richiesta di tutti i capitolati e contratti di appalto e se dovessimo riscontrare disposizioni in contrasto al diritto di sciopero delle lavoratrici e lavoratori ne chiederemo l’immediata cancellazione”. E non solo:  “insieme ai nostri legali, valuteremo, per quelle aziende che si sono macchiate di comandi forzati nei confronti di lavoratrici e lavoratori, di fatto, vietando loro il diritto costituzionale di scioperare, l’eventuale configurazione di un comportamento antisindacale”.