- Per avere un livello maggiore bisogna ammettere che il livello che l’Azienda aveva dato era corretto!! Per vedersi riconoscere un livello superiore è richiesto di sottoscrivere che il livello di partenza è corretto a prescindere, anche se questo è oggettivamente incorretto. Invitiamo chi avanza certe proposte e chi le subisce passivamente di dimostrare maggiore serietà.
- Anzianità di servizio di almeno 4 anni. Il CCNL firmato da tutte le sigle sindacali, al massimo, parla di 18 mesi. Questa è una condizione oggettivamente peggiorativa del CCNL.
- Non aver ricevuto una missed performance negli ultimi 3 anni. Se le altre sigle sono sicure che il sistema di valutazione della performance sia lo specchio perfetto del lavoro dei dipendenti GSK suggeriamo di ascoltare i lavoratori ed i loro colleghi. Sarebbe sufficiente. Vorremmo porre una domanda: non si ha nemmeno lontanamente il sospetto che l’inserimento della missed performance per il riconoscimento di un livello possa rappresentare un cavallo di troia per il futuro delle trattative sindacali in GSK?
- Esecuzione di attività on top. Tali attività sono state riconosciute proprio dall’Azienda come superiori al mansionario dei lavoratori e nonostante questo GSK non riconosce il livello ai lavoratori! Perché l’Azienda ha bisogno di un accordo sindacale con pregiudiziali? E perché altri reparti sono stati tagliati fuori, vedi Magazzino e Confezionamento?
- Riassorbimento del superminimo aziendale a coloro ai quali venisse riconosciuto il livello. Quindi riassumendo: per darti un livello corretto, oltre al fatto che devi riconoscere paradossalmente che non ti spetta, devi anche avere un’anzianità più che doppia rispetto a quanto previsto dal Ccnl, non devi avere missed performance negli ultimi 3 anni e quel poco in più che prendi te lo riassorbo dal superminimo. Straordinario risultato…
Ora indipendentemente dal fatto che in una trattativa degna di questo nome le pregiudiziali non dovrebbero essere poste da nessuna delle parti, possiamo anche comprendere (ovviamente non condividere) la posizione dell’Azienda (sulla quale comunque ci sarebbe molto da dire e ci riserviamo di farlo). GSK d’altro canto fa il suo mestiere e ci prova. Quello che davvero non possiamo ammettere è che coloro che sono per natura deputati a contrattare con l’Azienda condizioni migliorative per i lavoratori che rappresentano tirino i remi in barca e accettino passivamente tutte le pregiudiziali poste dalla controparte. Questo non è fare sindacato.
A ciò si aggiunge che mentre noi volevamo un confronto intermedio con i lavoratori (assemblea), Femca Cisl e Uiltec non lo ritenevano necessario.
Se invece di fare un comunicato stampa contro l’unica sigla sindacale che prova a portare elementi migliorativi tramite la contrattazione, anche dura e spigolosa, eppur seria e coerente, la posizione delle altre sigle coinvolte portasse ad una riflessione costruttiva, potremmo insieme provare a convincere unitariamente l’Azienda a togliere le assurde, antistoriche e soprattutto pericolose pregiudiziali e ad iniziare una nuova trattativa fondata sul rispetto del ruolo delle RSU e dei lavoratori e delle lavoratrici. Per noi esiste una sola pregiudiziale: l’ascolto e il confronto con i lavoratori.
A Gsk vaccines diciamo che se volevano spaccare il fronte dei sindacati hanno fatto un ottimo lavoro, ma evidentemente non hanno compreso, nonostante convegni specifici tesi a portare una rivoluzione 2.0 in tali rapporti, come si strutturano corrette relazioni sindacali. Sappiano comunque che la nostra coerenza non è un diritto trattabile. Siamo pronti a riaprire le trattative, ma senza pregiudiziali. Al vento ci vanno le chiacchiere!”.