Tre lavoratori erano “in nero”, senza quindi comunicazione di assunzione, e due “irregolari” perché il datore, facendo ricorso a contratti di lavoro part-time, ha formalizzato un numero di ore inferiore rispetto a quelle effettivamente svolte.
Ecco perché alcuni commercianti cinesi si sono visti sospendere la propria attività dall’Ispettorato territoriale del lavoro di Siena fino alla regolarizzazione di queste persone.
A scoprire tutto ciò sono stati i militari della tenenza di Poggibonsi della Guardia di Finanza di Siena che hanno anche accertato che gli esercenti avevano messo in commercio 170mila articoli d’ufficio e cancelleria privi delle informazioni minime, come denominazione merceologica, composizione dei prodotti, provenienza ed avvertenze per l’uso, che sono imposte dal codice del consumo.
Per queste violazioni delle norme a tutela dei consumatori la competente Camera di commercio Maremma e Tirreno ha disposto la confisca e la distruzione dei prodotti non sicuri.
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