Il “patrimonio di professionalità, faticosamente acquisito” dei ventitré lavoratori precari Pnrr del tribunale di Siena “non può andare perduto” e la loro stabilizzazione “è necessaria per il mantenimento anche in futuro degli ottimi risultati raggiunti negli ultimi tre anni in termini di eliminazione dell’arretrato e riduzione dei tempi dei procedimenti civili e penali”. Lo scrive in una nota la sottosezione dell’Anm di Siena alla vigilia dello sciopero e del presidio organizzati per la giornata di domani. Per i lavoratori Pnrr, ricordano dall’Associazione dei magistrati, il contratto “è in scadenza il prossimo 30 giugno 2026, senza che vi sia ancora una seria prospettiva di loro stabilizzazione. Arrivati nei nostri uffici nel lontano febbraio 2022, sono oggi una risorsa insostituibile: hanno affrontato, con il supporto quotidiano del personale amministrativo e dei magistrati, un lungo percorso di formazione, hanno acquisito conoscenze e competenze, sono diventati figure fondamentali per la qualità e la tempestività della risposta degli uffici giudiziari alla domanda di giustizia”, proseguono dall’Anm. “Ci uniamo quindi al loro appello per la stabilizzazione – aggiungono-: per rendere giustizia servono risorse stabili, professionali, e motivate, come questi lavoratori e lavoratrici hanno ogni giorno dimostrato di essere”.