Va in scena al Politeama “L’azzardo del giocoliere”, spettacolo di sensibilizzazione sulla ludopatia, di e con Federico Benuzzi. Uno spettacolo conferenza sulla violenza del gioco patologico che è in programma domani, martedì 9 aprile alle 10, per studenti e studentesse (circa duecento) delle scuole medie di Poggibonsi, Iis Roncalli e liceo Alessandro Volta. L’iniziativa si svolge nell’ambito della rassegna “BenEssere”, voluta e sostenuta dal Comune e curata dall’associazione La Scintilla in collaborazione con la cooperativa Pleiades.
“L’azzardo del giocoliere. La matematica come vaccino contro la azzardopatia” è a metà strada tra una conferenza ed uno spettacolo sull’arte della giocoleria e la matematica del gioco d’azzardo. Divertente, energico, istruttivo, interessante, sorprendente ma al contempo rigoroso, è uno spettacolo sia per adulti che per ragazzi.
Già portato, tra l’altro, sul palcoscenico della serata di chiusura de “La settimana della scienza” di Gallarate nel 2015, dentro il progetto di sensibilizzazione “Il nostro gioco” realizzato dall’associazione Spazio Giovani nel 2015, 2016, 2017, 2018 in collaborazione con l’ASL Monza Brianza, sul palco del festival scientifico Carpi In Scienza, oltre che in altri festival e contesti e in decine e decine di scuole e teatri, ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico.
“L’azzardo del giocoliere”. Il gioco è gioco, vero. E per riuscire, nel gioco, serve investire energia, tempo e denaro. E poi servono conoscenze, abilità, fortuna. Ma la valenza di tutto questo cambia fortemente in base al tipo di gioco: diversissimi sono infatti i giochi di destrezza, dove aumentando le ora di gioco si migliora continuamente, e il gioco d’azzardo, dove più giochi e più perdi. Ne “L’azzardo del giocoliere” sono proprio queste differenze che vengono messe in evidenza, passando attraverso stupore e divertimento, per arrivare a dare motivazioni forti del perché non giocare d’azzardo. Il tutto comincia come un normale spettacolo teatrale di un abile giocoliere: palline, cappelli e clave sono lanciati a ritmo di musica con grande destrezza con l’unico scopo di divertire e stupire il pubblico. Ma tutto cambia improvvisamente quando, dopo aver saltato un volontario col suo monociclo, viene interrotto da una voce tanto reale quanto misteriosa che lo spinge a riflettere su quanto sia stato azzardato quello che ha fatto! Perché certe cose non si fanno! È pericoloso! Non si può rischiare così! “Pericoloso? Pericoloso?” all’artista sembra di sognare! È stato interrotto durante la sua performance dai timori di un vecchietto che ora non vuole saperne di farlo continuare! “Se vuol proprio sapere cosa siano rischio ed azzardo allora glielo spiego!” si sorprende ad affermare. E così, in breve tempo, lo spettacolo di giocoleria si trasforma in una lezione di matematica del gioco d’azzardo in cui il pubblico è invitato a riflettere sui concetti di probabilità, frequenza, rischio e rendimento di un gioco sino ad arrivare a capire il significato del teorema dei grandi numeri.