L’ufficio turistico di Brixen-Bressanone mi invia – con tempismo perfetto – una piacevole e-mail in cui mi elenca le “10 cose da non perdere in autunno” in quella che viene definita “la città più antica del Tirolo, nota per la sua varietà: la combinazione perfetta di città e montagna, di cultura e sport, di piacere ed esperienza”.
E mi mette la voglia di indicare anche io, con scelte strettamente personali – senza problemi di turbare coscienze o di travolgere delicati equilibri geo-politici – le 10 cose da fare in Toscana nei prossimi mesi.
- Partenza dalla Valdicecina, in questi giorni protagonista di una campagna web promossa dal Consorzio Turistico (https://volterratur.it/geotermia-la-forza-della-terra/) per provare l’emozione della Geotermia, con la visita al Museo di Larderello e al Parco delle Biancane.
- L’itinerario ciclistico della Costa degli Etruschi, da Piombino a Livorno, o viceversa (https://www.visittuscany.com/it/itinerari/la-grande-traversata-della-costa-degli-etruschi/) è il modo migliore per mettere insieme una vertigine di emozioni fra i vini di Bolgheri e Suvereto, gli etruschi di Populonia e Baratti, i colli pisani di Montescudaio e Guardistallo e continui punti di vista fra mare e colline. Volendo, si può fare anche in auto.
- Se invece della bici, preferite camminare, ecco i 50 chilometri della Grande Traversata dell’Isola d’Elba (https://www.islepark.it/visitare-il-parco/elba/itinerari/grande-traversata-elbana) per ammirare e conoscere la più grande isola toscana dall’alto, invece che dalle spiagge.
- È la formula più semplice e gustosa: autunno = castagne = Garfagnana, con una visita eno-gastronomica fra Castelnuovo Garfagnana e Barga, ed una deviazione non casuale fino alle terme di Bagni di Lucca.
- Ogni volta che si parla di piccoli musei della Toscana, il mio pensiero va subito al Museo del Tessuto di Prato (https://www.museodeltessuto.it/) – che consiglio spesso e volentieri – perché è molto bello sia il contenuto, sia il contenitore, l’ottocentesca “Cimatoria Campolmi”, mirabilmente restaurata.
- Fra i vari “viaggi nel tempo” proposti da Discover Arezzo (https://www.discoverarezzo.com/collections/rinascimento-2/), quello del Rinascimento aretino mi sembra il più completo, anche per andare oltre la figura – pur gigantesca – di Piero della Francesca.
- Sempre più spesso si legge dell’ambito turistico Empolese Valdelsa e Montalbano. Dentro alla definizione fin troppo burocratica, si trova però il gioiello di Certaldo alta ed un dolcissimo paesaggio toscano, con gioielli come la Pieve di Santa Maria a Chianni, subito fuori dal borgo di Gambassi Terme (https://www.visittuscany.com/it/territori/empolese-valdelsa-e-montalbano/)
- Pochi, fra coloro che visitano l’Abbazia di San Galgano, colgono l’opportunità offerta dal biglietto di ingresso (https://www.coopculture.it/heritage.cfm?id=281) che include anche l’ingresso al Museo civico e diocesano di arte sacra di San Galgano, che si trova a Palazzo Taddei, nel centro storico di Chiusdino. Consiglio invece a tutti la visita a questo borgo di inaspettato fascino.
- La Maremma più bella: per me è quella del Parco Archeologico Città del Tufo (https://www.visittuscany.com/it/attrazioni/il-parco-archeologico-citta-del-tufo/) fra Sorano, Sovana e Pitigliano, con le Vie Cave etrusche tagliate nella roccia e le tombe monumentali.
- E per chiudere in bellezza, la grande attrazione di autunno: il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi (https://www.parcoforestecasentinesi.it/) con innumerevoli opportunità di visita, ma sempre con modalità sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Roberto Guiggiani