Stop alle case sovraffollate: scatta il giro di vite del Comune, con la giunta che ha approvato un disciplinare per contrastare il fenomeno.
A proporre l’atto, che sarà per quindici giorni sull’albo pretorio per poi entrare in vigore il giorno successivo alla fine della pubblicazione, è stato l’assessore alla sicurezza Enrico Tucci.
“A seguito di controlli e sopralluoghi eseguiti dalla polizia municipale – spiega Tucci – presso vari immobili e appartamenti ubicati sul territorio comunale, in relazione a richieste di concessione di residenza, sono state riscontrate condizioni di sovraffollamento. La condizione abitativa è elemento essenziale nella determinazione del grado di integrazione di ogni persona e devono sussistere dei requisiti minimi di base affinché si verifichi concretamente il diritto alla salute e al benessere di ciascun individuo. Il disciplinare approvato fa riferimento a tali requisiti igienico-sanitari e ambientali, con lo scopo di regolare e contrastare il fenomeno del sovraffollamento e di verificare correttamente le richieste di residenza”.
Il disciplinare, vietando il sovraffollamento dei locali destinati ad abitazione e recependo esplicitamente l’attuale normativa, definisce i parametri oltre i quali viene definito il sovraffollamento. All’articolo due si legge, in particolare, che la superficie minima per una persona è definita in ventotto metri quadrati; per due persone trentotto metri quadrati; per tre persone quarantadue metri quadrati; per quattro persone cinquantasei metri quadrati; per cinque persone sessantasei metri quadrati; per sei persone settantasei metri quadrati; per sette persone ottantasei metri quadrati; per otto persone novantasei metri quadrati; per nove persone centosei metri quadrati; per dieci persone centosedici metri quadrati, con un incremento di dieci metri quadrati per ogni persona in più. All’articolo tre, inoltre, si vieta l’utilizzo a scopo abitativo dei locali accessori alle abitazioni e dei locali aventi altra destinazione d’uso.