Alla fine del 2015 il Comune di Siena e la Contrada della Tartuca hanno rinnovato l’accordo per la locazione dei locali del “complesso Tolomei”, compresi gli Orti. La convenzione fra l’autorità municipale e il rione di Castelvecchio è una delle più vecchie in questo senso, essendo partita, in una forma diversa, nel 1989. Il priore Simone Ciotti ci ha raccontato cosa ha fatto e cosa farà la propria contrada per gli Orti:
C’è stato il rinnovo dell’accordo tra Comune e Tartuca per la gestione degli Orti de’ Tolomei. E’ cambiato qualcosa rispetto a prima?
Assolutamente niente. L’interesse è sempre lo stesso, come il contratto. Negli anni abbiamo fatto diverse cose negli Orti. Si parte dal lontano 1989, quando erano in uno stato di degrado. Il priore
di allora Vito Messina, insieme ad un gruppo di contradaioli come Franco Pacchiani e Marcello Soldatini, si dette da fare per recuperare prima lo spazio verdi e poi gli interni del complesso. In questa parte ci sono dei saloni a volte, dove prima c’era un magazzino di un contadino. Sono stati fatti tanti lavori di recupero all’interno. All’esterno abbiamo poi ripulito tutto dalle erbacce e dai rovi. Nel ’93 iniziarono i lavori del parcheggio, quindi si ridusse l’area a nostra disposizione.
Quali saranno le prossime attività che ci farete?
Continueremo con gli obblighi decisi con il Comune nel ’93. In primis la manutenzione del verde e dell’interno. Il bello di tutto ciò che abbiamo fatto e che faremo negli Orti è che negli anni ha coinvolto tante generazioni di tartuchini, quindi questa parte di territorio ormai la sentiamo ancora più nostra. Nel tempo abbiamo anche definito i confini con la consorella Onda, visto che non erano stati decisi prima.
L’accordo Comune-Tartuca sugli Orti de’ Tolomei è stato uno dei primi di questo genere. Ora ne stanno nascendo sempre di più, qual è la ragione?
Le contrade sono enti territoriali a tutti gli effetti, è naturale che ci sia interesse verso aree dove il Comune, vuoi per scarse risorse economiche che per carenti forze sociali, non può intervenire adeguatamente. Credo che tutte le consorelle giochino un ruolo fondamentale nel controllo del territorio, nella segnalazione dei problemi per esempio. E’ normale per noi sentire nostro un certo pezzo di strada. Da una parte le contrade si impegnano per il bene comune e dall’altra il Comune coordina queste attività tramite questi accordi. Sono i cittadini che ne guadagnano, a prescindere che siano contradaioli o meno. Gli Orti sono uno spazio aperto al pubblico, c’è un’area per i cani, a cui pensa però il Comune. E’ un concetto di bene collettivo che non so se sia così sviluppato in altre città. La nostra non è politica, è sentimento.
Emilio Mariotti
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