Hanno impiegato solo pochi giorni i carabinieri di Acquaviva di Montepulciano ad individuare l’autore di un tentativo di violenza sessuale, perpetrato nei confronti di una ragazza di diciassette anni, nel pomeriggio del 16 marzo scorso.
Lei è una bella studentessa, bionda con gli occhi azzurri che, dalla scuola che frequenta raggiunge a piedi la stazione ferroviaria di Montepulciano, per tornare a casa. Un africano di colore la segue lungo il percorso e si siede poco distante da lei all’interno della sala d’attesa. Quando la ragazza si alza per raggiungere il proprio treno, lui la abbranca con violenza e tenta di baciarla. Lei si divincola e scappa, seguita dall’uomo. Lei raggiunge un amico che incontra per strada, lo saluta, gli spiega velocemente l’accaduto e lo invita a prenderla sotto braccio, come farebbe un fidanzato. Seguiti dallo straniero, i due salgono sul treno per Chiusi. La sera stessa la ragazza, accompagnata dai genitori, si presenta in un’altra Stazione, quella dei Carabinieri di Acquaviva e sporge una denuncia, raccontando i fatti. Il maldestro e violento tentativo di seduzione l’ha davvero sconvolta, non potrà più muoversi serenamente da sola se davvero, dentro una stazione ferroviaria, uno straniero può metterle le mani addosso. Immediatamente una pattuglia si reca sul luogo principale degli eventi e acquisisce le immagini fortunatamente registrate dall’impianto di video sorveglianza.
I Militari dell’Arma riconoscono subito una loro vecchia conoscenza, Anthony S., cittadino ghanese di trent’anni, che nello scorso dicembre, ha rinnovato il proprio permesso di soggiorno in Italia e che nel recente passato ha destato l’interesse della Benemerita per motivi non proprio commendevoli. Come si fa in questi casi, viene realizzato un album fotografico di uomini in qualche modo somiglianti al sospettato e fra le foto viene inserita anche quella di Anthony. La ragazza riconosce senza ombra di dubbio il proprio aggressore, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Siena per un reato molto grave, la violenza sessuale. Quello straniero avrà un processo e sarà giudicato. Nel frattempo però per la ragazza qualcosa è cambiato, andare o tornare dalla scuola, non potrà più rappresentare per lei un momento di serenità, quella serenità che ha spesso caratterizzato e ancora caratterizza la provincia toscana. Dovrà guardarsi attorno, magari coprirsi i capelli biondi, non indossare gonne, inibire tutto ciò che possa rappresentare un’attrattiva per chi ritenga di avere il diritto di toccare una donna soltanto perché gli piace. In sostanza si sentirà meno libera perché qualcuno, per una propria originaria cultura, irrefrenabili pulsioni personali o per entrambe le cose, ha ritenuto di metterle la mani addosso. Questo in Italia costituisce reato e, in attesa di possibili maggiori integrazioni, per quel reato i Carabinieri hanno proceduto.
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