È scontro tra sindacato e direzione aziendale sulla situazione del policlinico Le Scotte e sull’accordo integrativo aziendale per il personale del comparto sanità. Da una parte la Fp Cgil Siena, che parla di un anno “particolarmente difficile” e di lavoratori allo stremo; dall’altra la direzione dell’Aou Senese, che difende l’intesa sottoscritta l’11 dicembre 2025, rivendicandone la condivisione e i contenuti economici.
Nel suo comunicato, la sigla traccia un bilancio fortemente critico. Secondo il sindacato, dopo la pandemia “le legittime aspettative di migliori condizioni di lavoro e valorizzazione economica” sarebbero state “sistematicamente tradite”. A Le Scotte, si legge, “la situazione è diventata allarmante” a causa della crisi di finanziamenti della sanità pubblica e di “carenze di organico e scarsa valorizzazione”.
La Cgil punta il dito anche contro i contratti. Il nuovo contratto collettivo nazionale viene definito “il peggior contratto nazionale della storia”, perché “per la prima volta non aumenta ma diminuisce il potere di acquisto dei lavoratori”. Sul piano aziendale, il giudizio sull’accordo integrativo è altrettanto netto: secondo il sindacato, si sarebbe “persa l’occasione di dare risposte ai lavoratori” sia sul piano economico sia su quello dei carichi di lavoro, “impedendo progressioni economiche alla maggioranza del personale avente diritto” e “negando risposte sulle indennità specifiche”.
La Fp Cgil rivendica di non aver firmato né il contratto nazionale né l’integrativo aziendale, sottolineando invece “la firma di entrambe le intese da parte della Cisl e di altri sindacati minori”. Nel comunicato si evidenziano inoltre “vere e proprie voragini” negli organici, con segnalazioni quotidiane di “salti di riposo, ferie e permessi negati e carichi di lavoro insopportabili”, mentre “la spesa per gli straordinari è fuori controllo” e cresce il ricorso alle prestazioni aggiuntive. Il sindacato conclude avvertendo che “se si continua di questo passo il nostro ospedale va a sbattere” e chiede “risposte concrete e ragionevolmente rapide su organici, carichi di lavoro e risorse economiche”.
Alla nota della Cgil ha replicato la direzione aziendale, che ha fornito “alcune precisazioni” sull’accordo integrativo del comparto sanità, parte economica 2025. In primo luogo, l’Aou Senese sottolinea che l’accordo “è stato raggiunto con tutte le organizzazioni sindacali che partecipano al tavolo in quanto firmatarie del contratto” e con la rsu aziendale, che “hanno espresso all’unanimità parere favorevole”.
Sul piano delle risorse, la Direzione specifica che la cifra complessiva destinata a differenziali economici di professionalità, riorganizzazione degli incarichi e istituzione degli incarichi professionali è pari a “619.080,24 euro”. Di questi, “oltre il 72% è stato destinato al finanziamento dei Dep”, con potenziali beneficiari “circa 451 dipendenti”, individuati tra coloro che “da più tempo non ne beneficiano”. Il restante importo, pari a “168.000 euro”, è destinato alla riorganizzazione degli incarichi esistenti e all’istituzione degli incarichi professionali.
Proprio su questi ultimi, la Direzione evidenzia che si tratta di “una novità prevista dal contratto nazionale” finalizzata a valorizzare “dipendenti che svolgono attività caratterizzate da un rilevante contenuto professionale e specialistico”, e che tali incarichi interesseranno non solo professionisti della salute e funzionari, ma anche gli operatori socio-sanitari. L’Azienda aggiunge di aver dato attuazione al regolamento sugli incarichi del personale del comparto, regolamento che, viene ricordato, “è stato condiviso all’unanimità nel corso del 2025 da tutte le organizzazioni sindacali e dalla rsu aziendale, ivi inclusa la sigla che oggi prende le distanze dall’accordo integrativo”.