Passione, curiosità, la necessità di trovarsi un nuovo lavoro o portare avanti quello della propria famiglia. In Italia tanti ragazzi realizzano i propri sogni nel mondo dell’agricoltura. Secondo i dati di Unioncamere per Coldiretti, in Italia la disponibilità di terre coltivabili per i giovani è aumentata negli ultimi cinque anni del 12% e sono ormai oltre 56mila gli under 35 alla guida di imprese agricole, un primato assoluto a livello comunitario. Un “ritorno alla terra” che offre un’occasione professionale per tanti. Questo percorso di vita è stato intrapreso anche da un giovanissimo ragazzo senese, il 23enne Andrea Cecconi, titolare dell’azienda Maltraverso attiva nel reparto ortofrutticolo.
“Vendiamo tutti prodotti di stagione, molto buoni e non trattati. Ho amici che lavorano in fabbrica come dipendenti e magari non hanno avuto le mie stesse opportunità – ci dice-. Gli direi comunque di pensare di seguire il mio esempio. A livello economico, ed ovviamente anche di salute, il mio è un mondo che può dare benefici, che può fare comodo. La mia giornata tipo di lavoro? Mi sveglio la mattina e non ho orari definiti, esco di casa presto non sapendo a che ore tornerò, ma alla fine tutto quello che faccio viene ripagato. Alla mia età ci sono ragazzi che tornano da lavoro, dall’università ed escono la sera con gli amici. Io non me lo posso permettere ma il sacrificio del mio lavoro mi dà soddisfazione”. Nell’azienda di famiglia Andrea ha iniziato a lavorare a 19 anni, nel 2016 ed adesso guida l’attività subentrando nel posto che prima era di suo padre “Era brutto chiudere un’attività che era aperta già da diverso tempo – racconta-, mi sembrava doveroso prendere il suo posto e portarla avanti. Quella per l’agricoltura è una passione e mio padre comunque mi aiuta a superare le difficoltà e mi aiuta in azienda”.
Il suo percorso professionale si è interamente sviluppato all’interno di Coldiretti Siena, Andrea come suo padre è iscritto all’associazione sin dal suo primo giorno. “Ci troviamo molto bene con loro. Prima di fare i mercati con Campagna Amica facevo quelli comunali, vedere le persone che chiedevano i prodotti primizie della terra mi dava grande piacere, così ho intrapreso questo lavoro. Adesso mi trovo bene, amo vedere le persone che ritornano al mio banchino per dirmi: ‘Guarda, quello che mi ha venduto era molto buono !’ – afferma-. E’un’enorme soddisfazione vedere i clienti che ci dicono: ‘ La tua frutta e la tua verdura c’è durata una settimana mentre le cose acquistate al supermercato dopo un giorno le ho dovute buttare via’. Noi vendiamo roba buona e non trattata e vedere le persone contente quello che facciamo ci dà una marcia in più”.
Marco Crimi