“E’una passione che nutro da sempre, da quando Roberto Ricci mi consigliò di leggere Federico Garcia Lorca. Insieme a Sergej Aleksandrovič Esenin e ad Arthur Rimbaud lui fa parte di una triade di autori che amo profondamente”. E forse è anche seguendo gli esempi di questi grandi del passato che Michele Masotti ha deciso ormai da tempo di intraprendere il suo personale viaggio nella scrittura, un percorso che nelle ultime settimane lo ha portato ad ottenere importanti riconoscimenti a livello nazionale: Masotti infatti è tra i finalisti della categoria poesia singola del premio internazionale Michelangelo Buonarroti di Lucca ed è arrivato secondo al concorso nazionale Città di Sant’Anastasia di Napoli.
Le due giurie di esperti infatti sono state colpite dalle opere dal titolo Anima Polena e La casa è uno straniero.” Fino a poco fa partecipavo a selezioni locali, in passato mi classificato secondo e terzo al Premio Firenze – ci racconta -. Adesso le mie poesie sono selezionate in concorsi in tutta Italia e stanno arrivando grandi soddisfazioni. Questa è la strada da seguire”
Masotti, senese e contradaiolo dell’Aquila, ha preso la decisione di iniziare a scrivere nel 2005. “Un giorno ero a casa di due amici e mi misi ad osservare un quadro raffigurante una panchina – ci dice -. Mi ci immaginai tutta una storia dietro. Da lì iniziai a coltivare la mia passione, da prima con i racconti e successivamente con la poesia”.
Da questo episodio fino al primo libro pubblicato sono passati 7 anni. E’infatti il 2012, l’anno in cui esce il suo primo racconto La follia del Palio che, insieme a Sotto le mura di Siena( 2014) e Il tesoro di Siena(2017) fa parte della trilogia della trilogia dedicata alla città. Del 2014 è anche l’opera Vite – L’esistenza è fermentazione ambientata a Montalcino. La prima raccolta di poesie Pugno di diamante è invece del 2016. “Nei miei scritti ho parlato sempre della mia città ma adesso ho intenzione di guardare oltre alle nostre mura – continua – “.
Napoli e Lucca, due riconoscimenti di assoluto valore che per lui sono solamente un punto di partenza. Dopo avere incantato la sua città con la propria penna adesso, anche a livello nazionale, stanno arrivando i frutti del suo lavoro e della sua passione. Il suo amore per la scrittura dura da tutta la vita, una lunga storia per Masotti fatta di tanti bei ricordi e qualche aneddoto particolare. “Ne La follia del Palio scrissi una data a caso in cui la mia contrada avrebbe vinto il Palio – ci racconta scherzosamente-. Tra gli scettici e tra gli speranzosi questa data è stata presa come una sorta di oracolo. L’anno però era il 2019, non abbiamo vinto, ed adesso qualcuno me lo sta rinfacciando”.
Marco Crimi
Di seguito la poesia Anima Polena
Al parapetto dei giorni
c’è questa sola vita sporta,
vi si annidano i mesi come colombi
i momenti ramponano
con piccole radici.
Affacciata sul mare la vita,
un vapore di barca
giù dall’onde frante
fra il golfo e la città.
Vedo Io strappo di luna
su cento navi d’acciaio.
Dall’ultima una polena sorge
ed era quella la mia anima.
Col seno nodoso e di flutti
scaglie verdi come pentimenti.
Senza scritte, in uccelli d’acqua
dovrà cantare.
Anima, dovrai inghiottire
l’onda che sale.
(Michele Masotti)
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