Il dipartimento agroalimentare e pesca di Legacoop Toscana e fedeagripesca confcooperative Toscana si dicono soddisfatte per l’avvio della procedura per compensare i danni subiti dagli agricoltori dalle gelate di questi giorni. Legacoop e Confcooperatice aggiungono che l’auspicio è che gli indennizzi siano rapidi ed adeguati. Le due associazioni, peraltro, pensano sia opportuno un confronto tra Regione, agricoltori, esperti del clima ed assicuratori per individuare nuovi modelli a tutela degli agricoltori.
Massimo Carlotti, responsabile del dipartimento agroalimentare e pesca Legacoop Toscana, spiega: “Bene la procedura avviata dalla Regione per gli interventi compensativi per i danni da gelate, ci auguriamo che gli indennizzi siano adeguati e che arrivino rapidamente, dato che gli agricoltori sono già in ginocchio a causa delle pesanti perdite causate dalle calamità naturali che si sono succedute negli ultimi tempi. È infatti evidente che questo tipo di problematica si ripeta con frequenza, anche più volte nel corso dell’anno: basti pensare che a marzo e aprile ci sono stati due eventi naturali che hanno quasi azzerato alcune produzioni orticole primaverili, vite, frutta a nocciolo e in parte olivo”. Carlotti continua: “Le risposte che arrivano dai sostegni economici e dalle coperture assicurative sono purtroppo insufficienti, per questo crediamo sia opportuno pensare a un tavolo di confronto tra Regione, agricoltori, esperti del clima e assicuratori per trovare nuovi modelli efficaci che garantiscano all’agricoltore il reddito atteso con un costo di copertura assicurativa che sia congruo”.
Fabrizio Tistarelli, presidente di Federagripesca Confcoperative Toscana, dal canto suo, commenta: “Se le logiche di sistema portano a considerare l’agricoltura come uno dei fattori climalteranti, è pur vero che le problematiche ambientali sembrano avere gravi ripercussioni sull’agricoltura. Per questo, a fronte dell’impegno chiesto agli agricoltori verso un’attività sempre più ecocompatibile, ci auspichiamo l’istituzione del tavolo di confronto con esperti in materia e interventi diretti volti a sostenere il futuro di quell’agricoltura toscana (soprattutto viticoltura, olivicoltura, ortoflorovivaismo, frutticoltura) che, di fronte ai cambiamenti climatici, subisce sempre più di frequente gravissimi danni”.