Legalità in festa a Suvignano, Berni: “La tenuta è simbolo di un territorio che ha detto No alla mafia”

“Una giornata passata all’insegna del confronto, mettendo al centro i principi che devono contraddistinguere la nostra democrazia”

Il sindaco di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni ha presentato così “Suvignano tenuta aperta”, la festa della legalità promossa dalla Regione nella più grande tenuta confiscata alla mafia. Stamani invece spazio all’evento organizzato da Anci Toscana dal titolo “La lotta alla mafia non è un percorso tra viaggiatori solitari”, un dialogo tra amministratori pubblici, professionisti e associazioni occasione per porre l’attenzione sul fenomeno mafioso nelle sue varie e moderne sfaccettature.

L’iniziativa di oggi pomeriggio invece prevede l’introduzione iniziale dell’assessore regionale alla legalità Stefano Ciouffo. A seguire i saluti dei sindaci di Murlo e Monteroni David Ricci e Gabriele Berni, del prefetto Maria Forte, del cardinale Lojudice, del direttore di Ente terre toscane Giovanni Sardi e dell’amministratore di Suvignano Srl Giovanni Mottura.

“La legalità è l’unico perimetro entro la quale si può vivere e coltivare i nostri diritti e realizzare le nostre speranze e quelle delle giovani generazioni”, ha continuato Berni. “Suvignano può rappresentare un simbolo di un territorio che ha rifiutato la presenza della Mafia al suo interno – ha proseguito-. Attraverso progetti di sviluppo poi possiamo dimostrare che lo Stato, insieme ai cittadini, è in grado di fare meglio in termini di produzione e ricchezza, oltre alla trasmissione dei valori della legalità, rispetto alla mafia”