Tutta colpa del cellulare. E su questo è intervenuta la polizia in due diverse vicende avvenute ieri. Nel primo caso, la truffa è volata tramite whatsapp. Nel secondo, una telefonata è costata davvero cara a una giovane donna senese.
Era convinto di aver rinnovato l’abbonamento di WhatsApp, invece è rimasto vittima di una frode informatica.
Soltanto l’attività investigativa avviata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha permesso ad un giovane della provincia di Siena, di recuperare circa 800 euro che gli erano stati sottratti fraudolentemente, e poi utilizzati per fare un acquisto su un noto sito di e-commerce.
Questa la ricostruzione del personale della Specialità: è sera quando il giovane riceve un messaggio sul proprio telefonino, il suo abbonamento WhatsApp sarebbe scaduto proprio quel giorno e per il rinnovo sarebbe stato sufficiente accedere al sito tramite un link. Con un semplice click, e seguendo le facili istruzioni indicate nella procedura, apparentemente l’abbonamento sembrava rinnovato.
La mattina seguente, infatti, al giovane arriva un altro messaggio: ma questa volta dal sistema di alert della sua banca, che lo informa che la sua carta di credito è stata utilizzata durante la notte, per fare un acquisto in rete.
Solo in quel momento il giovane comprende di essere stato raggirato e si rivolge alla Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Siena.
Grazie all’immediata collaborazione con l’Ufficio antifrode del sito, gli operatori della Specialità hanno immediatamente bloccato la spedizione della merce che era stata acquistata in frode, consentendo al senese di ricevere il rimborso di quanto incautamente perso.
Sono tuttora in corso le indagini per rintracciare il destinatario del pacco, possibile autore dell’attività illecita.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni invita a prestare la massima attenzione ai messaggi telefonici o alle mail provenienti da ipotetici istituti di credito, aziende di distribuzione di servizi e servizi di messaggistica, che inducono a cliccare su link o ad aprire documenti allegati, in tal modo reindirizzandoli probabilmente verso siti cloni, costruiti ad arte per mettere in atto le proprie attività criminose, progettate per rubare dati sensibili, come i codici di accesso ai conti correnti bancari.
E sempre ieri, la polizia ha sanzionato per numerose violazioni al codice della strada una giovane donna della nostra provincia.
E’ transitata davanti alla Polizia di Stato a bordo della propria auto, parlando al cellulare senza auricolare, mentre guidava, e senza le cinture di sicurezza, incurante della segnaletica che era stata apposta, con tanto di deviazione del traffico, a causa dei rilievi di un incidente stradale in corso.
E’ accaduto ieri sul raccordo Siena Bettolle, mentre le pattuglie della Polizia Stradale e delle Volanti della Questura erano impegnate sui rilievi di un sinistro in cui era rimasto coinvolto un mezzo pesante che si è ribaltato.
Una donna di 42 anni della nostra provincia, dopo essersi immessa sulla strada statale 73 Levante all’altezza dell’uscita di Taverne d’Arbia, distratta probabilmente dalla conversazione telefonica in atto, non si è accorta che era stato deviato il traffico con l’apposita segnaletica, anche luminosa, predisposta con la collaborazione dell’ANAS ed è andata dritta per la sua strada finché non ha quasi raggiunto i poliziotti che stavano lavorando.
Fermata immediatamente, è stata sanzionata dagli agenti delle Volanti per le numerose violazioni al codice della strada, per circa 283 euro, con conseguente detrazione di 12 punti sulla patente di guida.