Leonardo Nannizzi, titolare di un negozio di articoli sportivi nel comune di Siena, è stato confermato come presidente provinciale di Confesercenti per il secondo mandato. Le parole d’ordine di Nannizzi sono: portare le piccole attività fuori dalla pandemia, marcare stretta la politica perché tenga fede agli impegni assunti e restituire una dignità a tutti quei lavoratori autonomi a cui l’emergenza ha reso impossibile il presente prima ancora che il futuro. Questo è l’esito di un percorso che nelle scorse settimane ha portato l’associazione ad aggiornare i propri direttivi territoriali o di categoria, e che due sere fa l’assemblea elettiva provinciale ha votato all’unanimità.
L’esito è giunto al termine di una serata che agli adempimenti assembleari aveva fatto precedere una tavola rotonda a distanza sui temi di stringente attualità per le imprese. Con Mauro Bussoni, segretario nazionale di Confesercenti erano collegati i deputati Gianluca Benamati (Partito Democratico), Luca Migliorino (Movimento 5 Stelle) e Guglielmo Picchi (Lega): un confronto ispirato proprio dalla relazione introduttiva di Leonardo Nannizzi, che ha citato lo sforzo compiuto da Confesercenti negli ultimi 450 giorni per aiutare le imprese locali a resistere, ed a conseguire risultati tutt’altro che scontati: “il bonus centri storici è una delle misure adottate su nostra proposta, per citarne una. Ma ora ciò di cui hanno più bisogno le imprese è soprattutto di tornare ad essere tali: non più sostegni, piuttosto incentivi e semplificazioni”.
Così tra i parlamentari intervenuti è stata condivisa la necessità di rilanciare il confronto tra governo e gestori delle commissioni bancarie sui pagamenti elettronici, per renderle meno esose per il commerciante; e di rafforzare il percorso che porti ad una vera web tax, contrastando lo squilibrio a cui sono esposti i piccoli retailer che vogliono vendere on line, rispetto alle strutture multinazionali con sede all’estero. Il commercio peraltro sconta l’assenza di strategie specifiche dedicate nel Pnrr appena inviato dall’Italia all’Unione Europea: non così il turismo che tuttavia in questa fase è ancora in preda all’incertezza, specie nelle aree interne. In tal senso Benamati e Picchi hanno indicato l’estensione al settore del bonus 110 per cento come leva di ammodernamento, e Migliorino ha assecondato gli inviti ad estendere il bonus vacanze, segnalati da alcuni imprenditori componenti dell’assemblea. “Dopo il dramma, l’emergenza pandemica ci presenta un quadro di estrema complessità -hanno convenuto Bussoni e Nannizzi- il nostro compito arduo sarà quello di far sì che questo estrometta meno imprese possibili, affiancandole se necessario anche nell’adattamento al cambiamento del mercato”.