Non c’è e non ci sarà la firma di Luigi De Mossi nella lettera pro-Draghi che sta venendo sottoscritta dai primi cittadini in tutta Italia. E al suo “niet” si aggiunge anche quello di Andrea Marchetti, sindaco di Chianciano Terme.
“Dobbiamo essere al di sopra delle parti. Io non sono un tifoso, ma rappresento tutti i cittadini”, così Marchetti ha spiegato la sua scelta. Luigi Vagaggini, primo cittadino di Piancastagnaio, deve ancora vedere la documentazione prima di decidere. E lo stesso vale anche per il sindaco di Monticiano Alessio Serragli. Non ha ancora firmato per il momento anche Marcello Bonechi, Castellina in Chianti.
In provincia comunque stanno arrivando anche le prime sottoscrizioni. “Ho firmato per il rispetto, la sollecitudine e l’attenzione che i cittadini e le Istituzioni meritano, perché è chiaro a tutti quale sarebbe il devastante scenario che si aprirebbe a livello nazionale e internazionale, con una crisi di governo. Ho firmato prima delle dichiarazioni della Meloni; se non lo avessi fatto, la sua esternazione sarebbe risuonata per me come un potente invito alla sottoscrizione”. Così il sindaco di Sovicille Giuseppe Gugliotti ha annunciato il suo sì.
Con lui ci sono: Fabrizio Tondi, Abbadia San Salvatore; Fabrizio Nucci, Asciano; Riccardo Conti, Buonconvento, che ha detto che è “necessaria, in questa fase un’interlocuzione diretta con il Governo”; Andrea Pieragnoli, Casole d’Elsa; Danilo Maramai, San Quirico d’Orcia; Alessandro Donati, Colle Val d’Elsa; Silvio Franceschelli, Montalcino; Claudio Galletti, Castiglione d’Orcia; Luciana Bartaletti, Chiusdino (“Molto orgogliosa per aver firmato”); Michele Pescini, Gaiole in Chianti; Andrea Frosini, Monteriggioni; Francesco Guarguaglini, Radicondoli; Agnese Carletti, San Casciano dei Bagni; Francesco Landi, Sarteano; Giacomo Grazi, Torrita di Siena; Edo Zacchei, Sinalunga; Fabrizio Nepi, Castelnuovo Berardenga; Alessandro Stranini, Rapolano Terme; Andrea Marrucci, San Gimignano; Andrea Francini, Trequanda; Roberto Cottini, Cetona; Gabriele Berni, Monteroni d’Arbia; Francesco Fabbrizzi, Radicofani. La lista comunque potrebbe essere aggiornata durante la giornata
La lettera, lo ricordiamo, nell’evidenziare come Mario Draghi “ha rappresentato fino ad ora in modo autorevole il nostro Paese nel consesso internazionale e ancora una volta ha dimostrato dignità e statura, politica e istituzionale” ed “ha scelto con coraggio e rigore di non accontentarsi della fiducia numerica ottenuta in aula ma di esigere la sincera e leale fiducia politica di tutti i partiti che lo hanno sostenuto dall’inizio”, chiede al premier “di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo”.
Marco Crimi