L’Hotel Garden di Siena entra nella catena Marriott

L’Hotel Garden di Siena entrerà a far parte della prestigiosa catena internazionale Marriott.

Lo annuncia l’amministratore unico Luisa Stasi: “Siamo lieti di comunicare la cessione dell’intero capitale della nostra controllata, proprietaria dell’Hotel Garden, ad un fondo d’investimento internazionale – spiega-. La decisione è frutto di un percorso di riorganizzazione del nostro gruppo di imprese turistiche che ci ha portato, risolte le questioni generate dal difficile periodo legato al covid e sulla base dei risultati positivi del 2023 e 2024, a concretizzare per l’Hotel Garden l’ingresso in una delle più importanti catene alberghiere mondiali: il gruppo Marriott che nel 2023 ha raggiunto un fatturato di quasi 24 miliardi di dollari con 174mila dipendenti nel mondo. I nuovi scenari globali legati al turismo stanno tracciando, infatti, per le grandi strutture alberghiere, percorsi economici ed organizzativi di posizionamento che possono essere garantiti al meglio solo dalle catene internazionali più importanti; le strutture alberghiere gestite da privati si stanno invece sempre più orientando su strutture nel cuore del centro storico delle città d’arte inserite in contesti architettonici di grande pregio. Da questo scenario abbiamo quindi impostato per l’Hotel Garden un percorso che lo vedrà crescere come esempio prestigioso di urban resort, mentre i nostri investimenti come già fatto con Il “Relais degli Angeli” ci vedranno impegnati sempre di più in questo tipo di strutture”.

L’Hotel Garden, aggiunge, “per compiere questo processo evolutivo in urban resort cambierà nome e rimarrà chiuso per lavori di ristrutturazione durante la prima meta’ del prossimo anno e riaprirà nell’ estate 2025. La gestione sarà curata dalla società milanese 753 hospitality, guidata dall’ad Nevius Glussi ed opererà con il brand “Tribute portfolio” del gruppo Marriott. Ci tengo a ringraziare tutto lo staff dell’hotel che ha lavorato con dedizione e passione in questi anni permettendo a questa struttura di essere attrattiva per un player così importante. Inserire una struttura di privati in un fondo internazionale è un iter complesso voglio quindi ringraziare anche il team di professionisti che ha lavorato con me a partire dai dottori Paolo Rampello e Roberto Premi per la parte structuring & execution, dall’avvocato Fabio Pisillo per gli aspetti legali, dal rag. Stefania Parrini, dal dottor commercialista Pierpaolo Abbate, dagli avvocati Dora Paola Sposato e Mario del Vaglio, dello studio legale tributario Plusiders, dal geometra Simonetta Cresti come consulente tecnico e dal team guidato dall’avvocato Andrea Urbani e dal dottor Daniele Rossi della sirezione NPEs di Banca Finint che ha sostenuto finanziariamente il piano di ristrutturazione”.

Il fondo d’investimento è stato invece assistito dallo studio legale internazionale Gianni & Origoni in particolare dal partner Massimiliano Macaione, responsabile della practice hospitality, dal counsel Aldo Turella e dall’associate Chiara De Angelis per gli aspetti societari/M&A e dalla counsel Francesca Maria Sciubba per i profili fiscali”.