L’ictus è la malattia dei giovani, ogni anno colpiti 12mila under 55. E l’incremento si registra anche alle Scotte. Non è più la malattia degli anziani: 12mila persone su 120mila vengono colpite da ictus prima dei 55 anni, e addirittura il 65% dei casi avviene sotto i 65 anni.
I dati sono della Italian stroke association e si riflettono appieno nei numeri delle Le Scotte, come spiega Rossana Tassi, direttrice Stroke unit del policlinico senese. “L’incremento della malattia tra i più giovani si osserva anche all’ospedale senese”, ammette. I ragazzi purtroppo hanno una maggiore propensione verso malattie disseccative.
E a questo si aggiunge uno stile di vita poco sano. Sembra scontato affermarlo ma avere una scarsa consapevolezza verso fattori di rischio come sono il diabete, una vita sedentaria e una cattiva alimentazione aumenta la possibilità di avere la patologia. “Bisogna poi sottolineare la pessima abitudine della diffusione del consumo di alcol nel weekend – continua la dottoressa – e l’uso degli stupefacenti”.
Il medico evidenzia in particolare l’uso della cocaina che è complice di un aumento delle emorragie celebrali. Un’esistenza più sana dunque è la prima arma per proteggersi dall’ictus.
Piccole cose, come fare anche una modesta attività fisica – la classica passeggiata di mezz’ora – o una maggiore attenzione verso ciò che si mangia sono utili strumenti. Poi c’è la necessità di fare una migliore campagna di sensibilizzazione da parte degli enti preposti. Ecco perché Italian stroke association ha dato il via, con l’Ispettorato per gli istituti di istruzione della Guardia di Finanza, a progetti di formazione e screening.
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