La bella notizia è arrivata stamattina, qualche minuto prima della conferenza stampa in programma: la Lilt di Siena otterrà un riconoscimento dalla sede centrale dell’associazione a Roma per il suo impegno nella prevenzione contro il melanoma.”Tra le 106 sedi Lilt in Italia hanno scelto noi per via del nostro grande progetto intorno allo screening dei nei – commenta Gaia Tancredi, presidente di Lilt Siena-. Nel 2019 abbiamo fatto tante visite capillari in tutti i comuni della provincia”.
Il 2020 dell’associazione inizierà con una iniziativa fatta insieme ai Carabinieri – ma ce ne saranno altre viene fatto sapere- che è stata presentata oggi al comando provinciale del Corpo: la Lilt farà oltre 500 controlli sugli uomini dell’Arma e i loro familiari nella caserme di Siena, Poggibonsi e Montepulciano e nella tenenza di Abbadia San Salvatore. “Il messaggio che vogliamo mandare è quello di sempre: dobbiamo sforzarsi di fare prevenzione – continua Gaia Tancredi-. Il melanoma è uno dei tumori più diffusi, ne riscontriamo tantissimi. Bisogna fare capire quali sono gli effetti nocivi che può provocare il sole, quali i rischi che può provocare un’abbronzatura”.
“Con questa iniziativa – prosegue Tancredi- visiteremo 125 donne facendo ecografie al seno, così potremo individuare la presenza di eventuali lesioni. Il motivo per cui visitiamo i membri delle forze dell’ordine è chiaro: loro possono diventare i paladini della prevenzione tra i cittadini”. A Siena si rafforza ancora di più il connubio tra gli enti cittadini e i carabinieri con l’obiettivo comune di proteggere e proteggersi. Il patto tra le due realtà del territorio è stato spiegato dal comandante provinciale dei militari di Siena, Stefano di Pace, con una citazione del padre della Legatumori senese Franco Nobile.
“Ci sono tutte grandi famiglie che ci aiutano: i carabinieri, la guardia di finanza, i parà della Folgore, la polizia, i vigili urbani – afferma Di Pace-. Loro ci difendono dai malintenzionati, noi dobbiamo difenderli da malattie che possono colpire tutti. Il bacino di utenza delle visite e la consapevolezza del Corpo stanno aumentando durante gli anni. Giornate di lavoro e interi spazi della caserma saranno dedicati alla lotta dei tumori così come, ogni giorno, sono dedicati alla lotta alla criminalità”.
“Non ci sono molte Leghe come la nostra- al direttore sanitario di Lilt Siena, Enrico Pinto, sono state affidate le conclusioni della conferenza-. Quando sono arrivato qui c’era la più alta incidenza di cancro gastrico in Italia, adesso la percentuale di guarigione da questa malattia è stata portata all’85% dei casi. Gli stessi dati si ritrovano nei tumori alla mammella e nel melanoma. Questo ci fa capire quanto è importante la prevenzione, primaria e clinica. Prima intervieni sulla patologia, più hai possibilità di curarti”.
“Tra le forme di prevenzione c’è anche quella della vaccinazione – sottolinea Pinto-. Purtroppo esistono persone non informate che diffidano di questo tipo di trattamento. Molti non sanno che infezione come quella del papilloma virus, che possono fare insorgere un cancro, possono essere eradicate totalmente da un vaccino. Il nostro obiettivo è allora sensibilizzare l’opinione pubblica a partire dalle scuole primarie, anche perché oggi purtroppo c’è più interesse a non far fare i vaccini – questa l’accusa di Pinto- perché costano poco e con le medicine un malato può rendere di più”.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi
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