L’irlandese Conor Murphy (Academy U19 Region Sud) ha vinto a Montalcino la quarta edizione di Eroica Juniores – Coppa Andrea Meneghelli con 137 corridori al via di 27 squadre. La corsa, da Siena a Montalcino in 111 chilometri con quattro tratti di strada bianca, ha visto protagonista un terzetto di corridori; lo stesso Conor Murphy, Ivan Toselli (Vangi Il Pirata) e Tommaso Brosio (Ciclistica Trevigliese); fuga nata proprio su iniziativa di quest’ultimo. La selezione finale è avvenuta lungo la salita finale, a soli tre chilometri dall’arrivo.
La cronaca
Subito dopo il primo tratto di strada, passati appena 27 chilometri dal via, sono andati in fuga in quattro: Bor Berlak (Slovenia), Andrea Rinaldi (Romanese), Joann Rolando (Team Franco Ballerini) e Federico Nardelli (Montecorona). Il drappello è stato poi ripreso lungo il secondo tratto di strada bianca, quando il contachilometri segnava 70 chilometri da via. E’ stato poi Tommaso Bosio (Ciclistica Trevigliese) a scattare ed andare in fuga. Il più lesto a portarsi sul fuggitivo è stato Ivan Toselli (Vangi Il Pirata), inseguito dall’irlandese Conor Murphy (Academy U19 Region Sud). Al comando della corsa si è formato così il terzetto Brosio, Toselli e Murphy con il gruppo tirato dalla Work Service Coratti.
All’inizio dell’ultimo tratto di strada bianca, Argiano, il vantaggio dei tre al comando era superiore al minuto. All’uscita della strada bianca, a poco più di 10 chilometri all’arrivo, è iniziata la lotta per il successo tra Tommaso Bosio (Ciclistica Trevigliese), Ivan Toselli (Vangi Il Pirata) e l’irlandese Conor Murphy (Academy U19 Region Sud).
Sulla salita finale, cinque chilometri all’arrivo di Montalcino, Bosio ha lanciato il suo attacco. Toselli non ha retto il ritmo mentre Murphy è riuscito a rimanere a portata dell’attaccante. A tre chilometri dall’arrivo è stato poi l’irlandese a scattare a sua volta e a lasciare Bosio alle spalle.
“Ho usato la testa oltre le gambe” ha spiegato l’irlandese vincitore dopo il traguardo. Poi un sorriso grande così: “E’ la prima volta che vengo in Italia e mi è piaciuto moltissimo”.
“Questa corsa ha un grande nome e i ragazzi avvertono la responsabilità di correre in un contesto straordinario”, ha sottolineato Giancarlo Brocci, ideatore de L’Eroica