La seconda cosa più bella di fare una ricerca su Google – la prima resta la velocità con cui si raggiungono le informazioni – è quella di trovarsi di fronte articoli e notizie che sembrano di attualità e risalgono invece ad alcuni anni fa. Dimostrando così, anche ai più scettici, quanto il cambiamento delle cose, delle opinioni e degli atteggiamenti nel corso del tempo sia molto più apparente di quello che pensiamo. E che “l’eterno ritorno dell’uguale” di Friedrich Nietzsche sia una teoria filosofica di assoluta solidità.
La frase “L’Italia è il paese più desiderato dai turisti”, ad esempio, è stata pronunciata spesso in questi giorni dal presidente dell’Enit Giorgio Palmucci, come elemento di speranza nella ripresa dei flussi turistici quando saremo usciti dalla pandemia Covid-19, o avremo almeno trovato una modalità di convivenza che ci permetta di spostarsi da un paese all’altro. Poi vai su Google e ti appare una bella ricerca dell’Enit datata 29 novembre 2017 – esattamente tre anni fa – in cui si annuncia trionfalmente la stessa identica frase: “L’Italia è prima al mondo come meta turistica più desiderata”. Citando da un articolo su questa ricerca intitolata “Be-Italy”, si legge che “Alla domanda “dove vorresti andare per una vacanza premio all’estero?” il 37% della popolazione mondiale risponde “in Italia” (ma raggiunge il 41% tra i ceti elevati), il 32% negli Stati Uniti, il 31% in Australia. Il Belpaese è dunque la meta più desiderata al mondo”. E si aggiunge, senza riuscire a nascondere una nota di incredulità, “Ma l’Italia è anche il terzo Paese più conosciuto al mondo (per il 45% della popolazione mondiale, dopo Usa 49% e Regno Unito 47%)”. Ed infine, “l’Italia è il primo Paese al mondo che viene associato a qualità della vita, creatività e inventiva, davanti a Canada, Australia, Cina e Stati Uniti”.
Ripeto: era il 2017, il turismo cresceva al ritmo di 4-5% ogni anno, nessuno sapeva neppure cosa fosse una pandemia ed era opinione di tutti, anche la mia, che quel periodo felice sarebbe durato chissà quanto.
Mi chiedo “E quindi?” Se già allora eravamo il paese più desiderato dai turisti, cosa abbiamo fatto fino ad oggi e cosa stiamo facendo adesso per convertire il desiderio in viaggi e vacanze in Italia? Cosa prevediamo di fare se mai arriveranno questi 209 miliardi di euro di Next Generation EU, che sono l’incarnazione contemporanea dell’Araba Fenice, “che vi sia, ciascun lo dice; dove sia, nessun lo sa”.
Inopinatamente, le ricerche su Google smettono di produrre risultati…
Roberto Guiggiani