L’altra notte quella Fiat Grande Punto aveva attratto l’attenzione dei Carabinieri perché stipata da cinque ragazzi dal look originale, rasta. Nel vederla transitare davanti al posto di controllo, uno dei Militari aveva anche sentito il particolare odore dell’hascisc. Proprio per questo la pattuglia si era posta all’inseguimento di quell’autovettura e l’aveva fermata. I ragazzi avevano riferito di rientrare da una festa svoltasi in provincia di Pisa e i Carabinieri avrebbero poi verificato la veridicità dell’asserzione. A un primo controllo avevano rinvenuto solo un paio di spinelli, ma perquisendo a fondo la macchina sarebbe saltato fuori dell’altro, intanto 600 euro infilati nel taschino del parasole che non è esattamente un luogo normale dove tenere il denaro, e poi dieci confezioni di hascisc assemblato in pacchettini di cellophane, pronto dunque per lo spaccio, per un totale di undici grammi. La sostanza era custodita nel vano porta oggetti posto a sinistra del volante dell’autovettura. Nei confronti dell’autista e proprietario dell’automobile, i Carabinieri di Chiusdino redigevano un’informativa di reato diretta alla Procura della Repubblica presso in Tribunale di Siena per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il ragazzo denunciato a piede libero, incensurato, ha 22 anni, è di Sansepolcro e studia all’Università di Bologna. La sostanza sequestrata è stata sigillata in un contenitore di cartone e sottoposta a sequestro probatorio penale, in attesa delle analisi tossicologiche che verranno eseguite dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti dei Carabinieri di Firenze e la successiva distruzione tramite combustione in una fornace convenzionata.