L’export della provincia di Siena è “in deciso aumento, con un passo superiore a quello medio regionale” ed ancora “crescita costante che ha permesso il pieno recupero delle perdite subite a causa della pandemia nel corso del 2020 ed un ulteriore progresso rispetto al periodo pre-covid”.
Recupera terreno e corre a lunghe falcate l’export senese nei primi tre mesi del 2021, come ha sottolineato Anna Lapini, vice-presidente e vicaria presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena. Le esportazioni della provincia di Siena, sulla base dei dati pubblicati dall’ISTAT, si sono attestate nel primo trimestre del 2021 a 668 milioni di euro.Nei dati camerali si legge che Siena ha registrato un +31,8% nelle vendite all’estero rispetto ai primi tre mesi del 2020 ed un +11,3% rispetto alla media toscana. “Le vendite estere del territorio senese rappresentano il 6 % del totale regionale rispetto al 5% del 2020 ed al 4,2 del 2019”, evidenzia Lapini. A guidare lo sprint del nostro export è il settore farmaceutico che segna un +26,1% nelle vendite prosegue la crescita che è iniziata un anno fa.
Bene anche la camperistica che parte con un +81,9% e si conferma il “secondo settore di specializzazione dell’export senese”, come dice Marco Randellini, segretario generale della Camera di Commercio. La Polonia (+68,1%) si conferma di gran lunga il primo mercato di riferimento con oltre 108 milioni di euro. Rallenta la Spagna (-20,9%), mentre i Paesi Bassi (+3191,7%) confermano gli elevati tassi di crescita osservati anche lo scorso anno.”Tutti i principali mercati di riferimento mostrano forti segnali di risveglio rispetto allo scorso anno. Cresce timidamente il fatturato estero delle bevande, in cui il vino rappresenta sicuramente la voce dominante”, prosegue Randellini. Per il mercato enologico si registra un +,3,5% rispetto al 2020 anche se sono ancora in affanno i mercati del Nord America: Stati Uniti (-13,5%) e Canada (-19,3%), insieme a quello britannico (-17,6%).
“Un quadro quindi particolarmente positivo per l’export senese che fa ben sperare anche per i risultati dei prossimi trimestri che saranno ancora meno condizionati dalle misure, in decisa attenuazione, per il contrasto della pandemia”, conclude Randellini.