Un giudizio sostanzialmente positivo – anche sui versanti della gestione della pandemia e sugli interventi per il territorio- , ma anche una richiesta di una maggiore attenzione verso determinati temi, come ambiente e economia
Emerge questo dall’indagine che il centro Europe Direct di Siena ha condotto sul rapporto tra cittadini toscani e Unione Europea. Lo studio, portato avanti insieme al Laboratorio analisi e politiche sociali dell’Università di Siena, si è svolto tra ottobre e novembre del 2021 e verrà presentato domani. “Si tratta di un’analisi articolata, in cui si è tentato di esplorare non solo i giudizi generali dei toscani nei confronti dell’Ue, ma anche le loro opinioni sul funzionamento concreto di questa organizzazione”, spiegano dal centro.
I risultati verranno riassunti in 5 aree tematiche: un giudizio generale sulla Ue; un parere sulla gestione comunitaria della pandemia; l’interesse dei toscani verso l’Unione; le priorità su cui i cittadini della nostra Regione chiedono maggiore impulso nell’azione europea; un’analisi finale sulle gestione dei fondi comunitari.
L’iniziativa, che si terrà in modalità mista il 17 febbraio prossimo alle 10, vedrà la presenza del rettore Francesco Frati, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e di Alessandro Giordani, DG Comunicazione, Commissione europea, e gli interventi di Pierangelo Isernia e Francesco Olmastroni (Laps), Francesco Gazzetti e Anna Paris (Commissione politiche europee e Relazioni internazionali, Regione Toscana), Andrea Bianchi (Movimento federalista europeo e redazione Euractiv Italia), Massimiliano Montini e Daniele Pasquinucci (Università di Siena).
L’evento potrà essere seguito in diretta il 17 febbraio ore 10 sulle nostre pagine social Facebook; YouTube; Instagram
Lo studio
In Toscana il parere dei cittadini verso la Ue è buono, superiore anche alla media nazionale. Due terzi degli intervistati ritengono l’adesione all’Unione un fattore positivo, con più vantaggi che svantaggi. Oltre il 60% dei toscani è inoltre ottimista sul futuro comunitario. Ci sono però anche segnali di scetticismo: solo il 46% del campione crede che gli interessi regionali e nazionali siano considerati da Bruxelles. Non solo: la stragrande maggioranza di chi è stato sentito vorrebbe che la voce dei cittadini fosse maggiormente ascoltata dalle istituzioni comunitarie. Promossa pure la gestione dell’emergenza sanitaria, anche se il rating d’approvazione sul come Bruxelles ha affrontato la crisi è più basso rispetto ai ‘voti’ dati ai Comuni, alla Regione e al Governo. Tra i toscani c’è molto interesse -oltre l’80% del campione- verso le tematiche che coinvolgono la Ue ed in molti chiedono di avere anche più informazioni, soprattutto riguardo ai diritti di cittadinanza europei e politiche sociali. La priorità principale da affrontare dall’Unione? Per la maggior parte dei cittadini sentiti è l’economia, con l’ulteriore richiesta di combattere la disoccupazione, l’aumento dei prezzi e del costo della vita e migliorare la situazione economica. Temi cari ai toscani sono anche quelli dell’ambiente e del cambiamento climatico. Infine ci sono gli interventi comunitari: ambiente, ricerca, cultura e occupazione sono i principali ambiti dove chi è stato intervistato vuole vedere indirizzati i fondi europei.
Frati: “Da Europe Direct un’opportunità per comprendere il progetto straordinario della Ue”
“Lo Europe Direct ha il compito preciso di organizzare eventi che possono spiegare meglio come funziona la Ue e le opportunità che ci offre la nostra partecipazione a questo progetto straordinario”, così il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati mentre interviene sullo studio condotto dal Centro. “Siamo orgogliosi del progetto di Europe Direct e di avere l’ufficio di comunicazione europea dentro l’Università-aggiunge-. Questo ci permette di portare avanti due compiti: il primo è quello di insegnare agli studenti principi e valori della Ue; il secondo è quello di avvicinare il continente ai cittadini”.