Uno strumento creato per fare emergere e regolarizzare, laddove ce ne fosse bisogno, situazioni di affitti “in nero”. E’ la legge regionale numero 86 del 2016 che, da venerdì 1 marzo, ha introdotto l’obbligo di registrare le locazioni turistiche in un portale dedicato e di effettuare una comunicazione, al comune di pertinenza, dei dati anagrafici e riguardanti le informazioni catastali della struttura.
Dopo la registrazione, l’alloggio otterrà un codice identificativo, una sorta di targa come spiega l’assessore al Turismo Alberto Tirelli che è rimasto soddisfatto dall’iniziativa intrapresa dalla Regione: ” Sono convinto che dalle 150 locazioni turistiche regolarmente registrate, individuate al momento del nostro insediamento, si arrivi addirittura a raddoppiare questo numero”.
Sulla tassa di soggiorno e sul pagamento di quest’ultima stamattina c’è stato un atteggiamento di ottimismo dovuto alle buone cifre che sono arrivate dalla riscossione dell’imposta: “Abbiamo registrato un notevole incremento per cassa nel 2018 rispetto al 2017 di 600 mila euro. Possiamo stimare che una metà derivi dalla lotta all’evasione, gli altri 300mila euro dipendono dall’incremento fisiologico dell’imposta -spiega il dirigente del Comune, Luciano Benedetti-. Anche nei primi tre mesi del 2019 abbiamo registrato un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: 241mila euro di incassi rispetto ai 232mila del 2018″.
Sempre rimanendo nell’argomento delle locazioni turistiche, oggi, a palazzo Berlinghieri, c’è stata la presentazione dell’accordo siglato fra il comune di Siena e la società Keesy finalizzato all’applicazione, riscossione e versamento della tassa.
I cittadini senesi potranno registrare il proprio alloggio nel sito di questa impresa che permette una semplificazione burocratica della gestione degli affitti brevi: “Keesy è presente in Italia in 11 città. Ad oggi abbiamo servito 45 mila ospiti – introduce così la sua attività, il fondatore dell’azienda, Patrizio Donnini – . Siena è la seconda città per turismo in Toscana. Qui ci sono 1600 strutture extralberghiere e riteniamo di poter aiutare il 40% di queste”.
“Prosegue l’azione dell’amministrazione comunale per cercare di recuperare la tassa di soggiorno dopo l’accordo fatto con Airbnb. Per il documento di previsione del 2019 crediamo di raggiungere i 2 milioni di euro – interviene l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi -. Gli introiti saranno destinati al turismo”.
Marco Crimi
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