Sul tema delle locazioni turistiche “auspichiamo di essere ricevuti dall’amministrazione comunale come categorie sindacali del settore unitariamente alle confederazioni, per dare il nostro contributo ed essere ascoltati prima di ogni eventuale scelta che la Giunta si appresti a fare”, così in una nota segretario generale della Filcams Cgil provinciale Mariano Di Gioia.
“Quello che ci preoccupa è l’approccio con cui tratterà il problema, diverso rispetto a quello adottato da Firenze, ma un mistero per le organizzazioni sindacali che si occupano dei lavoratori che operano nel turismo cittadino”, ha aggiunto
“Siamo a conoscenza che la città di Firenze, attraverso una delibera di Giunta, la prima in Italia, ha vietato di destinare nuovi immobili con destinazione residenziale presenti nel centro storico e nell’area sottoposta a vincolo Unesco agli affitti turistici brevi ed ha previsto un azzeramento dell’Imu sulle seconde case per tre anni per tutti quei proprietari che decidessero di rinunciare agli affitti brevi e tornare al regime ordinario; forse l’assessore potrebbe iniziare proprio da qui: vietare il proliferare di nuovi appartamenti a tale destinazione d’uso nel perimetro Unesco”, ha proseguito
“Riteniamo ormai non più rinviabile per Siena un nuovo modello sociale che sostenga il tornare a vivere il centro storico per famiglie e giovani coppie, per i tanti studenti universitari che fanno fatica a trovare una stanza o per i lavoratori stagionali che operano nelle strutture ricettive della città, – continua Di Gioia – ma soprattutto diventa necessario un nuovo approccio fiscale che incentivi i proprietari dei fabbricati a destinare le loro abitazioni a destinazione residenziale. Non ci stancheremo di ribadire che il sistema che sta avanzando penalizza le strutture alberghiere e crea lavoro precario, non distribuendo risorse alle lavoratrici e ai lavoratori del settore”.