Crisantemi, orchidee, rose ma anche fiori finti che stanno lì tutto l’anno e pure tombe lasciate senza niente: la crisi si vede e si fa sentire anche per la commemorazione dei defunti, quando si vuole ricordare qualcuno vicino a noi che adesso non c’è più. “Siamo in difficoltà. Le persone non fanno acquisti oppure lì fanno altrove. I supermercati ci fanno una concorrenza sleale con prezzi per noi inaccessibili”, le parole sono quelle di Antonella Cialdini di “Jack di fiori”, negozio presente da oltre cinquant’anni fuori dal camposanto della Misericordia. Per i fiorai gli anni passano ma la situazione non migliora. “Stiamo peggio dell’anno scorso e degli anni prima – dice Tiziana Cavati, del Chiosco dei fiori al Laterino – Registriamo sempre meno affluenza e meno disponibilità di spesa tra le famiglie. Le persone qui sono sempre meno. E poi al Laterino non abbiamo posteggio e le persone non possono visitare le tombe”. Qualcuno però resiste allo specchio dei tempi e, nonostante la crisi che attanaglia le famiglie, continua a fare una visita e portare un pensiero per i propri cari almeno una volta al mese. “Ho con me cristantemi e rose”, spiega una signora fuori dal cimitero della Misericordia. “Io invece compro fiori recisi. Alla mia moglie non piacevano secchi”, racconta un altro signore che è presente al Laterino ogni settimana.
MC
PF