In barba ad ogni pregiudizio transalpino sul Belpaese, questa volta abbiamo fatto un figurone. Quel professore francese dell’Università di Grenoble aveva certo sentito parlare dell’Arma, anche per la vittoriosa carica di cavalleria colà compiuta nel luglio 1815 dai Carabinieri Reali costituiti da appena un anno, che con gli Austriaci combattevano Napoleone per riprendersi tutta la Savoia. Un contatto così diretto coi loro successori però non l’aveva mai avuto. Leggendo la posta elettronica sul proprio portatile l’altro ieri sera, aveva appreso dalla Stazione Carabinieri di Siena – Viale Bracci di aver smarrito il proprio portafoglio. La notizia del rinvenimento aveva addirittura preceduto lo spavento per aver perso denaro e documenti. Si trattava di un bel portafoglio gonfio di banconote e di carte di credito varie, che poteva attrarre qualunque malintenzionato. Era stato rinvenuto poche ore prima sulla colonnina del gasolio di uno dei distributori di viale Giovanni Paolo II a Siena da un’onesta persona che si era presa la briga di portarlo ai Carabinieri. Sarebbe sempre bene tenere il portafogli in mano o in tasca, senza posarlo mai, in modo da non concedere nulla ai cali di attenzione, ma tant’è! Il militare di turno, senza perdere troppo tempo, dopo aver redatto un minuzioso verbale di ricezione di quel piccolo malloppo, di cui aveva rilasciato copia a quel gentile cittadino, aveva recuperato fra i documenti l’indirizzo di posta elettronica del cattedratico distratto, e dopo pochi istanti aveva ricevuto una telefonata dello stesso. Egli si trovava con la famiglia in ferie in Toscana e, dopo aver passato una giornata a Siena, si era spostato a Marina di Bibbona. Trascorse alcune ore dal passaggio presso quel distributore di carburante, questi non si era ancora reso conto di aver perso il portafoglio. Si sa, gli uomini di pensiero talvolta si astraggono dalla vita reale e alla fin fine smarrire un oggetto è un’evenienza che può intervenire ai danni di chiunque. Stamattina l’interessato si è presentato in caserma ed ha recuperato il tutto, prodigandosi in ringraziamenti e lodi per il favore ricevuto.
Qualche giorno fa era stata la volta di un cittadino olandese. In quel caso si era dovuto interessare il consolato dei Paesi Bassi in Roma, poiché non vi era stato modo di rinvenire lo straccio di un numero di telefono o indirizzo di posta elettronica per contattare direttamente il proprietario. Pochi immaginano quale possa essere il rilievo del fenomeno dei portafogli persi, rinvenuti e riconsegnati tramite Carabinieri nella città di Siena. Nonostante ogni Cassandra che predichi sul deteriorarsi dei livelli di civiltà e sul diffondersi della barbarie, la restituzione di un portafogli intonso e completo di tutto, denaro compreso, è un evento più che quotidiano. I Carabinieri di Siena negli ultimi dodici mesi hanno restituito oltre quattrocento portafogli. Dunque le persone oneste esistono e sono tante. Certo esistono anche i casi dei portafogli che non si rinvengono mai, perché qualcuno, scendendo a compromessi con la propria coscienza, dopo aver ritrovato l’oggetto, lo svuota del denaro e getta tutto il resto nell’immondizia, ma sono casi molto meno frequenti. È difficile dire se Siena migliori la media nazionale, ma di certo nella nostra città vivono molte persone oneste. Per i militari dell’Arma si tratta poi di una gradevole incombenza, per ogni portafoglio si deve redigere un verbale di ricezione e uno di riconsegna. Nel mezzo occorre adoperarsi per il rintraccio della persona interessata, ma è anche bello regalare ottime notizie.
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