“Quello che è appena terminato è stato uno degli anni peggiori della nostra storia, con diverse umiliazioni anche in campetti di provincia”, con queste parole Lorenzo Mulinacci, storico tifoso del Siena, nonché ex presidente del Club Fedelissimi, descrive la stagione del Siena. I bianconeri, infatti, ieri erano impegnati a Trastevere nel primo turno dei playoff: i ragazzi di mister Gilardino avevano 120′ a disposizione per fare un gol in più degli avversari e conquistarsi la finale da giocare a Trestina. Purtroppo per i tifosi bianconeri, la squadra si è dovuta arrendere al gol di Tajarol, arrivato nei minuti di recupero dei tempi regolamentari, concludendo così anzitempo la stagione della Robur.
“I playoff, per quello che potevano valere -continua Lorenzo Mulinacci- erano l’ultimo obiettivo della stagione, e comunque abbiamo perso con il Trastevere che nelle ultime 12 partite aveva vinto solo con la Sinalunghese (la Sinalunghese che poi è retrocessa, ndr.). Peraltro, loro avevano già dichiarato di non avere alcuna intenzione di fare richiesta di ripescaggi, quindi quella di ieri, per il Trastevere, era poco più di un amichevole”. Lo storico presidente dei Fedelissimi prosegue: “Si è chiusa un’annata disastrosa, e, ad inizio stagione nessuno parlava di traguardo playoff. Invece, dopo la partita con la Pianese, i festeggiamenti per un qualcosa che non era nemmeno preso in considerazione, sono stati anche eccessivi “.
Mulinacci parla anche del futuro: “Non posso sapere se il Siena sarà ripescato o meno, quello che è certo è che se anche l’anno prossimo dovessimo giocare in Serie C, tutto ciò non cancellerebbe gli errori e l’annata vissuta. Non si dovrà dimenticare che i primi responsabili di questa debacle sono i dirigenti, che non si sono dimostrati all’altezza del compito a cui erano chiamati”. Sul prossimo arrivo di Perinetti, spiega: “Io mi auguro che a Giorgio Perinetti venga data la massima libertà e le migliori condizioni per lavorare. Se così fosse i risultati arriveranno da sé”. Mulinacci, poi, commenta la conferma già annunciata di Gilardino: “Premetto che non ho assolutamente niente contro il mister, che anzi, ha dato cuore ed anima quest’anno. Tuttavia, non posso non ravvisare che c’è già stato un primo esempio di cattiva comunicazione: doveva essere il nuovo Ds, e non certo il vicepresidente Belli, ad annunciare la riconferma dell’allenatore”.
“Adesso -conclude Mulinacci- ci aspettiamo poche chiacchiere e tanti fatti: l’obiettivo per la prossima stagione deve essere solo uno: tornare nel calcio dei professionisti”.
Emanuele Giorgi