Un piano quinquennale di 250 milioni di euro, tecnologie comprese, che cambierà radicalmente il volto dell’ospedale Le Scotte. Settanta milioni saranno investiti nei prossimi due anni. La notizia era già stata trapelata qualche mese fa dopo la visita del governatore della Toscana Enrico Rossi(leggi qui) al policlinico ma, poco dopo la presentazione dei nuovi ambulatori di fisiopatologia e riabilitazione respiratoria, è stata ribadita dal direttore generale dell’azienda ospedaliera . “Abbiamo la possibilità di spendere 30, 35 milioni l’anno. In 5 anni metteremo in cantiere 150-170 milioni di euro di opere compiute – ecco l’annuncio del direttore generale Walter Giovannini-.Questa è la promessa che faremo a Siena. L’ospedale deve essere ridisegnato. E’nato secondo una logica specialistica. Oggi serve interdisciplinarità per la complessità dei problemi. L’ospedale deve essere ridisegnato e deve essere ricongiunto dedicando continuità, piano per piano, aree definite: una chirugica, una specialistica, una assistenziale”.
Il Santa Maria alle Scotte si deve ammodernare perché sta soffrendo il suo mezzo secolo di storia, ma può reggere, come ha detto Giovannini, nuove innovazioni, dal suo punto di vista sismico infatti c’è la possibilità di sostenere tutti questi cambiamenti. ” Io avrei intenzione di presentare alla città il progetto e l’investimento – continua il direttore -. La regione accetta solo progetti cantierabili, noi siamo già in grado di dire quale sarà il nuovo ospedale. Stiamo partendo dalle aree con maggiori sofferenze: la chirurgia e l’area dell’emergenza urgenza. Io sarò qui per un altro anno e mezzo e credo che vedremo delle belle cose”. Il policlinico cambia faccia e lo può fare grazie alle risorse che sono state stanziate dalla giunta regionale. Anche l’assessore Stefania Saccardi, presente all’evento di stamattina, ha ribadito che per il nostro nosocomio sono in arrivo una parte di quel quasi miliardo e mezzo di euro che dovrebbe arrivare alla sanità toscana. “Noi stiamo destinando grandi investimenti, basti pensare al nostro sforzo per questo centro didattico (leggi qui). Riserveremo un’attenzione a questo ospedale anche nel piano da 1,4 miliardi di euro – afferma l’assessore regionale Saccardi -. Per Siena ci saranno risorse importanti ma non mi pare ora il momento per fare anticipazioni”.
Come dicevamo prima queste novità, anche se in parte già uscite fuori qualche mese fa, sono arrivate a margine della presentazione dei nuovi ambulatori di fisiopatologia e riabilitazione respiratoria. La nuova area, che copre una superficie di circa 500 mq, è attiva nell’UOSA Pneumologia Clinico-Chirurgica (UTIP), diretta dal dottor Andrea Melani, al piano 2 del lotto II, all’interno del DAI Cardio-Toraco-Vascolare, diretto alla dottoressa Serafina Valente. La ristrutturazione, costata 580mila euro, è stata coordinata dall’architetto Filippo Terzaghi, direttore del Dipartimento Tecnico, ed ha posto particolare attenzione alle finiture, con pavimenti in pvc, materiale biodegradabile, altamente resistente e duraturo, antistatico ed idrorepellente, adatto a garantire condizioni igieniche sicure . “Un investimento con un costo veramente basso – ribadisce Giovannini, che faceva gli onori di casa -. Abbiamo ristrutturato l’ambiente, suppellettili e di rinnovare le tecnologie come ecografi e spirometri per fortuna facilmente acquisibili. Per questo genere di malattie servono competenze ma anche nuovi ambienti che presentino il giusto decoro che rispetti sia i professionisti che i malati. Amare i pazienti porta fatica ma è una fatica che non si sente proprio perché è questo amore che ci dà la forza di proseguire”.
Nei confronti dell’operato di Valtere Giovannini, artefice di tante novità all’interno della struttura ospedaliera, non si è sprecata con i complimenti l’assessore regionale Saccardi che concludendo il suo ragionamento ha voluto attribuire a Valtere Giovannini il giusto encomio . “Da quando è qui il direttore generale ha avuto l’intelligenza anche di curare il minimo dettaglio. In questo policlinico – conclude Saccardi – si sente l’orgoglio e il senso d’apparenza a questa città. Quest’ambulatorio è molto importante anche perché le malattie respiratorie sono purtroppo in crescita”.
Marco Crimi