Dieci anni fa vincevano l’ottavo ed ultimo scudetto con la grande Mens Sana di Daniel Hackett e David Moss; oggi invece, Luca Banchi e Alessandro Magro, sono diretti avversari nel campionato italiano. I due coach, rispettivamente di Virtus Bologna e Brescia, nella serata di ieri, si sono ritrovati per la finale di Supercoppa italiana, in cui ad avere la meglio è stato Luca Banchi, la cui squadra si è imposta per 97-60 sul Brescia dell’amico Magro.
“È stata una partita molto emozionante – commenta Luca Banchi -, in primis perché il Bologna ha vinto, ma devo dire che ritrovare un amico come Alessandro Magro mi ha fatto enormemente piacere. Abbiamo condiviso i momenti più belli insieme sulla panchina biancoverde, quando io ero allenatore e lui vice. L’ho visto cresciuto, maturato e motivato, tanto che non è stata scontata la vittoria di ieri. Inoltre, io sono arrivato da poco, per cui non mi aspettavo una risposta del genere da parte dei miei giocatori”.
L’arrivo di Banchi sulla panchina della Virtus di Marco Belinelli, infatti, è stato ufficializzato solo dieci giorni fa, anche a seguito dell’impresa compiuta nel mondiale, alla guida della nazionale lettone.
Sulla panchina della Lettonia, l’ex tecnico della Mens Sana è riuscito a raggiungere i quarti di finale, dovendosi arrendere solo per 81-79 contro la Germania.
“Un 2023 molto positivo – prosegue il coach -. Quando ho accettato la panchina della nazionale, l’obiettivo era quello di riuscire a qualificarsi al mondiale e noi siamo riusciti a raggiungere la fase ad eliminazione, andando vicini al sogno medaglia. Non ho avuto neanche il tempo di riposarmi, che è arrivata l’offerta di Bologna e il desiderio di tornare ad allenare in Italia dopo tanti anni era troppo forte. Spero vivamente di dare continuità a questi risultati positivi”.
Sembra ieri, quando il basket senese era sul tetto di Europa, ma nonostante i problemi e gli eventi che si sono succeduti, coach Banchi, non si è certo dimenticato delle origini, tanto che il figlio Alessandro, milita nel campionato di serie C con la maglia del Costone.
“Tornare a Siena è sempre bello – conclude Banchi -. Sono venuto l’anno scorso nel derby al PalaEstra per vedere mio figlio e non nego che un po’ mi sono emozionato. Rivedere i vecchi amici e i tifosi, che nonostante tutto sono sempre presenti, è una cosa davvero ammirevole”.
Pietro Federici
Il pungitopo, il cui nome scientifico è Ruscus aculeatus, appartiene alla famiglia delle Ruscaceae (clado Rusceae)…
Lo straordinario presepe della farmacia di San Miniato è forse il più antico di Siena.…
Ben 4500 euro per aiutare Davide Papaccioli nelle sue cure mediche: è quanto ha raccolto…
Proseguono gli appuntamenti natalizi immersi nella bellezza e nell'arte di Palazzo delle Papesse. Anche il…
Il presepe della Misericordia è apprezzato da tutta la città per la sua bellezza e…
Nelle tavole di Natale e Capodanno di ogni senese il Panforte è sempre presente; oggi…