Luci sulla Palestina, anche Siena si illumina per Gaza. Leolini: “Alle Scotte omaggiamo gli operatori sanitari deceduti”

Un fascio di luce per illuminare Siena e ricordare le vittime di Gaza: stasera alle 21 anche il policlinico Le Scotte di Siena parteciperà al flash mob nazionale “Luci sulla Palestina”, che coinvolge 225 ospedali in tutta Italia, 23 solo in Toscana.

“Sentivamo il bisogno, come operatori della sanità, di rendere omaggio e fare memoria – secondo noi un’azione doverosa – dei nostri colleghi che sono deceduti, perché uccisi in questi ultimi due anni. Parliamo di circa 1.700 persone: abbiamo verificato i dati e fino a tre settimane fa erano certi e sicuri”.

 

 

I nomi degli operatori sanitari palestinesi verranno letti in contemporanea in tutti i presidi ospedalieri. Un gesto che, spiegano gli organizzatori, vuole essere anche un messaggio di vicinanza a chi oggi subisce violenze e detenzioni arbitrarie. “Sappiamo che da casa ci guardano e ci seguono: questo dà speranza e forza a chi vive quello che accade”.

La mobilitazione si lega anche alla vicenda della Global Sumud Flotilla, la flotta umanitaria fermata in acque internazionali con a bordo centinaia di civili e aiuti per Gaza. “A queste donne e uomini che in questi giorni stanno portando avanti la loro azione, noi possiamo solo dire grazie. Si stanno sostituendo a quello che il governo e le istituzioni, a tutti i livelli, non fanno”.

Dopo l’abbordaggio della flottiglia, in città sono scattate nuove mobilitazioni. Dalle 18 si svolgerà un presidio in piazza Salimbeni convocato da venti associazioni, tra cui Cgil, Arci e Anpi, mentre domani sarà la volta del corteo promosso dalla Cgil in occasione dello sciopero generale: il ritrovo è alle 9.30 in strada di Pescaia.

Ieri sera, intanto, in trecento si erano radunati in una manifestazione spontanea organizzata dal Comitato per la Palestina. Presente anche la Cgil di Siena. “Siamo l’esercito di terra, siamo la voce che è stata tolta all’equipaggio della flottiglia”, le parole del segretario del sindacato Alice d’Ercole

Marco Crimi