Il 18 agosto 1907 fu corso l’ultimo palio con i cavalli scossi nell’allora Piazza Vittorio Emanuele II (il primo del genere si fa tradizionalmente risalire al 1839). Per questa gara di discutibile spettacolarità e di ancor più dubbia eticità si prevedeva che i cavalli andassero alla partenza con la spennacchiera, cinti di una fascia con i colori della contrada, con il numero di assegnazione sulla spalla e, soprattutto, con un apparecchio con quattro perette munite di “spunzoncini” che, con la corsa, pungolavano il sedere dell’animale. Ovvio che, appena possibile, i cavalli si fermassero per non sentire più il fastidio delle perette. Così, in questo palio, a San Martino si fermarono quasi tutti i cavalli e solo quelli di Aquila e Lupa continuarono a correre. Vinse la Lupa, ma alla fine della carriera fu un rodeo cercar di riprendere in mano i cavalli e non mancarono attimi drammatici anche nel centro della Piazza a causa di un fuggi fuggi generale perché sembrava che un cavallo fosse addirittura entrato all’interno della conchiglia. Per fortuna, già allora, stava cambiando la sensibilità nei confronti degli animali, e in quel 1907 i senesi accettarono la critica di quanti vedevano in questa “baracconata” una inutile sofferenza per i cavalli. E di palii di cavalli scossi in Piazza, per fortuna, non se ne fecero più.
Maura Martellucci
Roberto Cresti