Era il 1977 quando un manipolo di appassionati di astronomia di Siena e provincia decise di unire le proprie forze e le proprie esperienze per poter iniziare a riunirsi ed osservare il cielo insieme. Da allora sono trascorsi ben 45 anni e la tecnologia ha fatto passi avanti, ma l’Unione Astrofili senesi continua nel suo lavoro di studio e divulgazione scientifica, come racconta Federico Melaccio, presidente dell’associazione. “All’epoca non c’era l’attenzione verso le scienze che c’è oggi – spiega Melaccio – e le strumentazioni erano poche e molto costose. Eppure già sul finire degli anni ’70 gli appassionati di Siena decisero di trovarsi insieme per fare osservazione”.
“L’astronomia è una delle passioni più antiche dell’umanità, – racconta ancora il presidente degli astrofili – tutti gli uomini nel corso della storia hanno alzato almeno una volta gli occhi verso il cielo e sono rimasti affascinati dalla volta celeste. A ciò si aggiunge una componente mistica per cui in antichità chi era in grado di prevedere i fenomeni astrali aveva un potere di natura divina. Col passare delle epoche e delle civiltà l’approccio si è fatto sempre meno irrazionale e più scientifico, ma il fascino di guardare cose lontane nello spazio e nel tempo attraverso un cielo stellato rimane sempre identico a sé stesso”.
“L’attività dell’Unione Astrofili senesi – aggiunge Melaccio -, sin dalla sua fondazione, è stata portata avanti soltanto su base volontaristica e si basa su tre pilastri: divulgazione, didattica e ricerca scientifica. Nel 1977 avevamo una piccola specola fuori Porta Laterina, con strumenti più piccoli ed una visione peggiore di quella di oggi. Poi, l’avvento del nuovo millennio, ci ha portato la possibilità di avere in gestione l’osservatorio astronomico di Montarrenti, uno dei più grandi telescopi dell’Italia centrale. In questo modo, insieme a professionisti della materia, possiamo sia fare ricerca sia mostrare il cielo, e spiegarlo, al pubblico”.
“Le storie su come ci si appassiona sono tante: c’è chi si è appassionato tramite i genitori, chi per mezzo dei nonni o chi con un insegnante. Il punto è che c’è differenza tra guardare le stelle e capire cosa si sta guardando. Ed è proprio nel far capire cosa si guarda che si concentra il nostro lavoro. Anche chi non abbia alcun rudimento (o forse soprattutto) può fare richiesta si iscrizione all’associazione dal nostro sito, per iscriversi bastano 25 euro l’anno. A quel punto si entra in contatto col nostro gruppo che sarà ben lieto di offrire tutto il supporto necessario per avvicinarsi a questa disciplina. L’iscrizione è consigliata proprio a chi non sa niente di astronomia – conclude il presidente dell’unione astrofili -. A questo proposito ricordo l’evento di oggi pomeriggio, mercoledì 9 novembre, alle 18, nell’edificio del dipartimento di fisica dell’Università di Siena (via Roma 56, Siena). Il professor Millucci, tra i fondatori dell’unione astrofili, nonché docente del nostro ateneo, terrà una conferenza dal titolo A lezione di stelle”.
Emanuele Giorgi
Venerdì 27 dicembre i locali del Consultorio di Siena non saranno accessibili. Le attività previste…
Il Comune di Siena ha prorogato l’avviso, destinato alle imprese del territorio, finalizzato all’erogazione di…
Sugli affitti brevi "bene la legge regionale" ed ora "è il tempo dei comuni, a…
Il pungitopo, il cui nome scientifico è Ruscus aculeatus, appartiene alla famiglia delle Ruscaceae (clado Rusceae)…
Lo straordinario presepe della farmacia di San Miniato è forse il più antico di Siena.…
Ben 4500 euro per aiutare Davide Papaccioli nelle sue cure mediche: è quanto ha raccolto…