Una scelta che in città ha fatto non poco rumore: l’Università di Siena, spiazzando tutti, ha escluso i goliardi senesi dall’assegnazione dei fondi per l’attività culturali, sportive e sociali degli studenti per l’anno 2023/2024.
È una scelta, quella dell’università, che non passa certo inosservata, visti i numerosissimi senesi che fanno le Feriae o che le hanno fatte in passato.
“L’ateneo, nel corso degli anni, aveva sempre sostenuto i ragazzi delle Feriae Matricularm, principalmente con le spese per l’operetta di maggio al Teatro dei Rinnovati. Dire che siamo arrabbiati e delusi è poco – commenta il principe dei Goliardi Matteo Cappelli -. La nostra è una tradizione culturale che fa parte del tessuto sociale della città ed anche di tutta la nazione, per questo l’ateneo ci ha sempre sostenuto. L’università, con cui abbiamo sempre avuto dei buoni rapporti, purtroppo, non ha ricambiato negli ultimi tempi. Infatti, quando abbiamo fatto la presentazione del libro sul labaro degli studenti, dopo numerose promesse né il rettore Roberto né un rappresentante si è fatto vedere. Siamo profondamente dispiaciuti per questi avvenimenti, non tanto per una questione economica, ma per una questione simbolica. Non hanno solo voltato le spalle a noi studenti e goliardi, ma hanno voltato le spalle ad una delle tradizioni più radicate nel tessuto sociale cittadino”.
Queste le parole del principe Matteo Cappelli, il quale ha confermato di attendere adesso una risposta dall’ateneo.
Pietro Federici