
Il rendez-vous della sanità senese va in scena oggi pomeriggio ad un evento al rettorato dell’Università. Molteplici i mattatori dell’incontro. Tra loro anche il nuovo dg dell’Asl Marco Torre, che indica le sue strategie per l’area vasta
“Trovo già un forte impegno nella programmazione e integrazione – le sue parole. Il nostro compito principale è governare il cambiamento, perché le innovazioni tecnologiche e il progresso medico richiedono una continua capacità di adattamento e, anzi, di anticipare le sfide. Puntiamo a una vera trasformazione digitale e a un nuovo modello organizzativo che ci permetta di essere sempre pronti. Per quanto riguarda i rapporti tra i territorio, l’obiettivo è superare i confini provinciali, adottando una logica aziendale unitaria. Allo stesso tempo, vogliamo sviluppare modelli innovativi di reclutamento a livello provinciale, non limitandoci a singole strutture, ma promuovendo un concetto di rete sempre più solido”.
Dall’azienda sanitaria si passa all’ospedale. Il direttore Antonio Barretta ai giornalisti spiega le sfide future delle Scotte. “Dobbiamo farci trovare pronti man mano che si presenteranno nuove opportunità di finanziamento. Al momento, è fondamentale rispettare le scadenze del pnrr per il lotto volano – afferma-. Stiamo completando la progettazione della palazzina ambulatoriale e dei laboratori, e speriamo che i finanziamenti arrivino presto, perché questo ci permetterebbe di avviare la gara per l’affidamento dei lavori. Il masterplan è entrato nel vivo”.
Sul fronte del personale, prosegue, “la grande difficoltà è fare sempre meglio, e talvolta anche di più, con risorse invariate, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo – dice ancora-. Siamo arrivati a un punto in cui è difficile spingersi oltre. Fare di più a livello quantitativo significa aumentare le attività ambulatoriali e chirurgiche per ridurre le liste d’attesa, continuando il trend di crescita degli ultimi tre anni. C’è un problema di inappropriatezza delle prescrizioni, che spesso ci costringe a erogare prestazioni che non sempre rappresentano la soluzione più idonea per ottimizzare le risorse disponibili. L’obiettivo dovrebbe essere quello di puntare su prescrizioni appropriate – aggiunge-. Qualitativamente, fare di più vuol dire anche aprire nuovi servizi, come il pronto soccorso pediatrico H24, realizzato ottimizzando le risorse interne, o il prossimo setting di terapia intensiva, che offrirà più posti letto rispetto agli attuali. Tuttavia, più posti letto richiedono anche più infermieri e più medici. Fino ad oggi abbiamo lavorato molto per razionalizzare e migliorare ciò che facevamo, ma credo che stiamo raggiungendo il cosiddetto plateau dell’efficienza, oltre il quale sarà necessario riflettere attentamente su come procedere”.
Non manca la Regione: l’assessore Simone Bezzini incassa la promozione a pieni voti dalle pagelle del Ministero della Salute. Ma c’è ancora del lavoro da fare. “È un risultato di grande rilievo, non solo perché la Toscana, insieme al Veneto, è ai vertici nazionali, ma soprattutto perché rispetto all’anno precedente ha guadagnato 10 punti nella valutazione – afferma -. Questo dato ha un significato speciale, considerando che arriva in un momento storico in cui la sanità affronta molte difficoltà, tra cui il sottofinanziamento, le restrizioni sulla spesa del personale e le criticità strutturali. Da una parte c’è soddisfazione, ma dall’altra sappiamo che ci sono disagi per i cittadini e che dobbiamo continuare a migliorare. Per farlo, servono due azioni fondamentali: più risorse: è necessario che il governo allinei il finanziamento della sanità nazionale alla media europea, come richiesto da tutte le regioni italiane, indipendentemente dal colore politico; puntare con ancora più determinazione su innovazione organizzativa e potenziamento dell’assistenza territoriale”.
I protagonisti della salute territoriale sono ospiti di un confronto organizzato dalla Società della salute senese. Il focus è stato sulle prospettive di cura. “Intendiamo promuovere la partecipazione e la condivisione sui temi della sanità, ma anche più in generale su salute e cura. L’occasione è quella di fare il punto della situazione insieme all’azienda Usl, all’azienda ospedaliera e, naturalmente, alla Società della salute – dice il presidente dell’Ente Giuseppe Gugliotti – . Questo vuole essere l’inizio di una serie di incontri più specifici, in cui approfondiremo meglio le prospettive di riorganizzazione, programmazione e gestione della sanità territoriale. Ci concentreremo anche sui servizi alla persona, con un’attenzione particolare alla sanità, al sociosanitario e, in generale, ai servizi per la salute e il benessere dei cittadini.
“L’obiettivo è valutare i servizi attuali e discutere le nuove prospettive, in particolare su come migliorare la presa in carico dei bisogni dei cittadini, alla luce della nuova organizzazione territoriale prevista dal decreto ministeriale 77 e dalla delibera regionale 1508 – afferma il direttore Lorenzo Baragatti -. L’idea è quella di offrire servizi di prossimità, sempre più vicini alle persone e puntare su una vera integrazione multiprofessionale, in modo che siano i professionisti a guidare il cittadino nel percorso di cura, e non il contrario”.