È scomparsa oggi, all’improvviso, all’età di 84 anni, la marchesa Maria Aurora Misciattelli Paparozzi.
L’ultima capitana di una Contrada, la condottiera dall’animo gentile e nobile che nel 2005 aveva riportato la Torre alla vittoria, dopo un lungo digiuno durato 44 anni. Un destino tessuto di seta, quello paliesco di Aurora, figlia di Maria Pace Chigi Misciattelli Zondadari che nel 1961 fu capitana vittoriosa per il rione di Salicotto.
Un destino che agli inizi degli anni Duemila, in un Palio così diverso rispetto a quello della metà del secolo scorso che spesso vedeva alla guida delle Contrade – merito delle capacità economiche e del prestigio che non erano caratteristiche diffuse – nomi di nobili dinastie, fece notizia. Una donna a guidare il Palio in una Contrada non se ne vedeva dagli Ottanta del secondo scorso: Lucia Cioni del Nicchio e Anna Maria Befani del Valdimontone, entrambe vittoriose ma anche Aurora Cialfi nella Pantera e Vittoria Adami nell’Aquila.
Quando fu eletta, Aurora a Misciattelli destò sorpresa nel mondo del Palio contemporaneo e con la nomina dei tenenti Massimo Bianchi (oggi priore) e di Francesco Franchi (figlio di Artemio), Sergio Galgani e Lorenzo Renzoni si presentò sul tufo con la corazzata che avrebbe rotto il lungo digiuno della Torre con Berio e Trecciolino, dopo quel 1961 in cui a trionfare erano stati Vittorino e Salomè con la firma della capitana Maria Pace Chigi Misciattelli Zondadari, madre di Aurora.
Un tocco di gentilezza in mezzo a un Palio “maschio” fino all’osso, la delicatezza di una donna tanto determinata quanto mite: Aurora Misciattelli era davvero una congiunzione rosa, anzi cremisi, che teneva insieme le parole del Palio.
La sua vita è stata dedicata fino in fondo all’azienda di Luriano, dove la famiglia alleva cavalli. Con lei la figlia Alessandra.
La Contrada della Torre è a lutto. La salma arriverà lunedì 23 settembre alle 9.30 nell’oratorio del rione di Salicotto. Alle 14 si svolgeranno i funerali.
Katiuscia Vaselli