“La violenza non è mai giustificabile. È chiaro che chi la mette in atto vive una situazione di disagio e di squilibrio, ma la tutela dei più fragili, come i bambini, è prioritaria, poiché precoci esperienze traumatiche rischiano di comprometterne un sano sviluppo delle relazioni e lasciano segni anche da adulti”. A sottolinearlo Christina Bachmann vice presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana e referente del Gruppo di lavoro scuola che commenta l’arresto dell’educatrice di Siena per maltrattamenti a familiari e conviventi. “È terribile – spiega Bachmann – che un genitore costretto ad affidare il proprio figlio ad altri non possa più fidarsi e come il comportamento sbagliato di pochi crei danni enormi sul senso di fiducia che sia gli adulti che i bambini hanno e avranno negli altri. Questo caso – conclude Bachmann – ci dimostra che genitori attenti ai cambiamenti nei propri figli e al loro sentire emotivo possono accorgersi quando qualcosa non va, intervenendo in modo tempestivo a tutela dei propri bambini”.
Sul caso dei maltrattamenti all’asilo nido domiciliare è intervenuta anche la Cgil, lo ha fatto attraverso un comunicato stampa
“L’arresto dell’educatrice per maltrattamenti ai bambini nel nido domiciliare da lei condotto nella nostra città ci sgomenta e ci impone una riflessione. Purtroppo già nel 2016 fu trovato un nido domiciliare abusivo in pessime condizioni igienico sanitarie chiuso dopo una perquisizione della polizia municipale. I nidi domiciliari, pur se previsti dalla legge regionale, mal si coniugano con i percorsi educativi che si possono trovare nel nido concepito a più sezioni, con bambini e gruppo di lavoro composto da educatori, custodi, cuoche e coordinamento pedagogico. In questi nidi si ha una formazione continua ed obbligatoria e il gruppo di lavoro viene costantemente monitorato dalla pedagogista sia dal punto di vista didattico che di relazioni interpersonali. Il nido domiciliare, pur nel rispetto delle regole vigenti, offre alle famiglie un mero babysitteraggio. I maltrattamenti poi ne sono una tragica aberrazione e non può esserci nessuna indulgenza verso chi li pratica. Per prevenire i casi di maltrattamenti è fondamentale l’intervento del Pubblico, sia come gestore dei servizi che come controllore dei servizi accreditati. Occorre mettere al centro delle Politiche per l’infanzia il bambino, che va aiutato e tutelato nel suo percorso di crescita. Per far ciò nei nidi va mantenuto costante il rapporto educatore/bambini, l’invio di supplenti così da sostituire il personale assente e una giusta compresenza. Occorrono monitoraggi assidui sullo stato di stress del personale, che solo un coordinamento pedagogico attento e competente può assicurare.Tutto questo fa parte della qualità di un servizio. Purtroppo troppo spesso i Comuni disinvestono nell’infanzia, attenti soprattutto alle politiche economiche, con politiche di esternalizzazioni, mancanza di assunzioni e carenza di supplenti, dimenticando che l’investimento maggiore è quello che si fa sui bambini di oggi, futuri cittadini di domani. La FP CGIL di Siena ringrazia le Forze dell’Ordine per il lavoro svolto, è vicina alle famiglie ed alle migliaia di educatori che svolgono con competenza e abnegazione questo lavoro e che vengono travolti dal fango quando la cronaca riporta questi terribili avvenimenti”.