Per l’asilo domiciliare degli ‘orrori’ finito sotto inchiesta, con l’arresto della presunta educatrice 52enne lunedì scorso, il comune di Siena ha avviato il procedimento di sospensione dell’autorizzazione dopo aver contattato le famiglie per trovare una nuova sistemazione ai bambini. “A seguito delle notizie apprese dalla stampa nazionale e locale e dai verbali notificati”, l’amministrazione comunale, tramite l’assessora all’istruzione Clio Biondi Santi “ha proceduto a contattare le famiglie dei bambini che usufruivano dell’attività oggi oggetto di indagine penale in modo da assistere e ricollocare gli stessi in altre strutture”. Tutte le famiglie sono state contattate telefonicamente dall’assessora: tre hanno accettato la proposta dell’amministrazione comunale, quattro avevano già trovato una diversa collocazione e una famiglia al momento ha deciso di tenere a casa la figlia perché ancora turbati dalla vicenda. “L’amministrazione comunale ha altresì provveduto ad avviare il procedimento di sospensione dell’autorizzazione originariamente rilasciata il 15 maggio 2018”, si legge in una nota diffusa da Palazzo Pubblico.