Una donna anziana e invalida e una badante che, come spesso accade, non c’è più. Evidentemente, per affrontare la situazione, un 62enne residente in San Prospero ha pensato di organizzarsi a modo suo, trascurando il fatto che il suo comportamento è sfociato nei reati di abbandono di incapace e violenza privata. Accuse gravi delle quali dovrà rispondere l’uomo.
Ieri mattina, in San Prospero, le Volanti della Questura di Siena sono intervenute per verificare una segnalazione, giunta al 113, di urla d’aiuto di un’anziana provenire, oramai da alcune ore, dall’interno di un appartamento.Â
Sul posto i poliziotti hanno accertato che da un’abitazione posta al primo piano si udivano grida e richieste di aiuto; chi si trovava all’interno dell’appartamento batteva violentemente da tempo le finestre della terrazza nel tentativo di attirare l’attenzione dall’esterno.
Gli agenti, entrati nel palazzo ed individuata la porta dell’appartamento, hanno chiamato la donna, che nel frattempo continuava a chiedere aiuto e che riferiva di sentirsi male, di essere chiusa in casa e di non poter aprire.
Dopo aver richiesto l’invio di un’ambulanza, i poliziotti, tramite i vicini sono riusciti a contattare, il figlio che, giunto sul posto dopo pochi minuti, consentiva l’accesso nell’appartamento.
All’interno, un’anziana ottantacinquenne, adagiata sul fianco di una panca, scossa e spossata oltre che sofferente per evidenti problematiche di salute tanto che era costretta ad usare un deambulatore per muoversi.
I poliziotti hanno così accertato che il figlio, già da molte ore, aveva lasciato la madre, di solito assistita da una badante, sola in casa, chiudendo dall’esterno con una doppia mandata, per evitare che uscisse di casa.
Tale condotta durava da almeno venti giorni, quando si era interrotto il rapporto con la badante; l’unica accortezza dell’uomo era che, saltuariamente, durante la giornata, andava a trovarla.
Rassicurata dall’intervento dei poliziotti e dall’arrivo del figlio, l’anziana è stata quindi affidata alle cure dei sanitari ed accompagnata presso il locale Pronto Soccorso per verificare le sue condizioni di salute.
Al termine degli accertamenti i poliziotti hanno comunicato al figlio che dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria dell’illecita condotta tenuta nei confronti dell’anziana madre per i reati di violenza privata e di abbandono di persona incapace.