Se sulla Manovra i medici e gli infermieri sono sul piede di guerra, al fronte accanto a loro ci trovano Simone Bezzini. “Fanno bene a scioperare”, ha affermato l’assessore al diritto alla salute difendendo le ragioni della protesta delle sigle che rappresentano i camici bianchi. Per i professionisti del settore l’aumento da 1,3 miliardi di fabbisogno alla sanità nazionale del 2025 è giudicato “troppo distante dai 3,7 miliardi annunciati” e non è nemmeno “sufficiente a ridare ossigeno ” ad un sistema “boccheggiante”. “Non viene coperta l’inflazione, non viene coperta la spesa farmaceutica – osserva Bezzini-. Si rischia di produrre impatti negativi ai cittadini. Ecco perché serve una mobilitazione per far cambiare idea il Governo. E per far sì che la Manovra sia corretta nel dibattito parlamentare”. Il secondo capitolo affrontato dall’assessore è quello della nomina del successore di Antonio d’Urso come direttore generale dell’Asl sud est. “Il governatore Eugenio Giani sta approfondendo la questione”, ha risposto sinteticamente ai giornalisti oggi a margine di un’iniziativa alle Scotte. Su questo fronte si fa sentire anche il sindaco di Siena Nicoletta Fabio, che in una lettera siglata con altri primi cittadini dell’Area Vasta, come Alessandro Ghinelli d’Arezzo e Antonfrancesco Vivarelli Colonna di Grosseto, chiede allo stesso Giani di “essere parte attiva nel processo di individuazione del futuro” dg. Infine per Bezzini c’è il capitolo del Numero Unico 116117 per la guardia medica, per cui lunedì scorso è iniziata la sperimentazione nell’Asl. “I dati che ci sono stati consegnati – ha detto – confermano un’operatività positiva”.